Otto mesi di carcere e 400 euro di multa per il cantante Marco Carta. E’ la richiesta di condanna del pm milanese Nicola Rossato. L’artista sardo è accusato di furto aggravato nel processo con rito abbreviato per il caso delle sei magliette del valore di 1.200 euro rubate alla Rinascente di Milano.
L’ex vincitore di Amici non era presente in aula davanti al giudice Stefano Caramellino della sesta penale. “Non facciamo previsioni – hanno sottolineato i difensori del 34enne, gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta – ma siamo fiduciosi, come lo siamo sempre stati”. I legali dell’artista hanno chiesto l’assoluzione piena.
In aula i filmati delle telecamere della Rinascente
In aula durante il processo sono stati proiettati le immagini delle telecamere dei grandi magazzini che hanno ripreso l’accaduto. “Da quei video si vede l’innocenza di Carta”, avevano detto i difensori del vincitore di Sanremo 2009.
I legali del cantante in occasione della prima udienza avevano anche spiegato che Carta non era presente in aula perché “questa vicenda gli ha causato molti problemi”.
L’arresto di Marco Carta
Marco Carta fu fermato lo scorso 31 maggio mentre usciva dalla Rinascente assieme alla sua amica Fabiana Muscas. Gli addetti alla security avevano trovato nella borsa della donna alcune magliette prive dei dispositivi antitaccheggio e non pagate, per un valore di 1.200 euro. Carta e la donna furono accusati di furto aggravato e posti ai domiciliari.
L’udienza per direttissima: Marco Carta e l’amica tornano in libertà
Ma nel corso dell’udienza per direttissima il pm aveva convalidato l’arresto solo per Muscas, mentre aveva giudicato “inconsistenti” gli elementi di prova nei confronti di Carta. Per nessuno dei due i giudici disposero misure cautelari. Marco Carta e l’amica tornarono in libertà, in attesa del processo.