Roberto Manganiello, detto Mckay, nipote del boss Gennaro Marino, si è dissociato dal clan delle Case Celesti. Manganiello lo ha fatto davanti al gip di Napoli Vincenzo Caputo (24esima sezione) durante l’udienza per l’omicidio di Ciro Nocerino che, nel 2011, determinò la disgregazione delle famiglie camorristiche. Quest’ultime, infatti, gestivano all’epoca un’ampia fetta dello spaccio e del traffico di stupefacenti a Secondigliano.
Il ras di Secondigliano si dissocia dal clan Marino
Secondo gli inquirenti, Nocerino fu attirato in una trappola e assassinato il 25 settembre del 2011 proprio dal suo clan, nell’ambito di una epurazione interna.
Manganiello, come riporta il Mattino, dopo avere ammesso di essere stato l’istigatore di quella uccisione ha anche chiesto scusa alla famiglia. Con la sua dissociazione e l’uccisione di Domenico Gargiulo, vero obiettivo dell’agguato in un cui venne assassinato l’innocente Lino Romano, la piazza di spaccio delle Case Celesti sembrerebbe ora non avere un punto di riferimento.
Ai vertici del clan dei Marino c’erano il boss Gennaro Marino (ora detenuto) e suo fratello Gaetano, detto «moncherino», assassinato in un agguato scattato a Terracina.