Orvieto. Un duplice omicidio familiare culminato con un suicidio. E’ ciò su cui stanno indagando i carabinieri di Orvieto, coordinati dal Capitano Giuseppe Vivano, ma soprattutto si cerca di fare luce sulle motivazioni che hanno portato Carlo Carletti, 66 anni, ad uccidere con un’ama da fuoco prima la moglie, 66 anni. Poi la figlia Cinzia, di 34 anni (in foto).
Orvieto, padre uccide moglie e figlia: la ricostruzione
Carlo Carletti, impiegato civile dell’Aeronautica, ha sterminato la propria famiglia nella loro abitazione, a pochi passi dalla caserma dei Carabinieri, lungo vico Sant’Antonio. Il 66enne ha afferrato un fucile, che legalmente deteneva, ed ha aperto il fuoco contro le donne. Dopodiché ha messo fine alla sua vita.
Sarebbero tre i colpi esplosi dall’arma da fuoco. Colpi, che nessuno pare aver sentito. Ad accorgersi della tragedia sono stati gli uomini dell’Arma intorno all’una della notte tra mercoledì e giovedi.
La scoperta dei carabinieri
A loro si era rivolto il fratello di Carletti che non riusciva da qualche ora a mettersi in contatto con lui. Per questo motivo, si ritiene che l’omicidio delle due donne ed il suicidio possa essere avvenuto nella mattinata di mercoledì. Quando sono intervenuti i carabinieri, i corpi senza vita sono stati trovati ciascuno in una stanza diversa.
All’interno dell’abitazione non è stato trovato alcun biglietto o qualche altra indicazione sulle motivazione di un gesto atroce che resta senza alcuna spiegazione. Le indagini, coordinate dal Capitano Giuseppe Viviano, hanno portato subito all’ipotesi del’omicidio-suicidio. Carlo Carletti, prossimo alla pensione, era un grande appassionato di caccia e per questo deteneva alcuni fucili nella propria abitazione. Pare che soffrisse da tempo di problemi psicologici. Lavorava da anni alla caserma Nino Bixio ed era impegnato in alcune associazioni orvietane.