Chi è Charles Dickens? Libri e film ispirati alle opere di Charles Dickens

Charles Dickens. Chi è lo scrittore ritenuto il fondatore del romanzo sociale? I suoi libri? I film ispirati alle sue opere? Noto tanto per le sue prove umoristiche, quanto per i suoi romanzi, è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi, nonché uno dei più popolari.

Charles Dickens: vita

Charles Dickens, secondo di otto figli, nasce a Landport nel 1812. Figlio di John Dickens, impiegato all’Ufficio Stipendi della Marina britannica, e di Elizabeth Barrow. Nel 1815, quando Charles ha tre anni, la famiglia si trasferisce a Londra e due anni dopo nel Kent. Qui riceve la prima istruzione alla scuola del figlio di un pastore battista. Passa il tempo libero all’aperto impegnato in voraci letture. Nel 1823, la famiglia Dickens, assai impoverita, è costretta nuovamente a trasferirsi in uno dei quartieri più poveri di Londra.

Nel febbraio 1824, John Dickens viene imprigionato per debiti e la famiglia, impegnando i propri mobili presso un prestatore su pegno di Hampstead Road, si impoverisce ulteriormente. È in questa situazione che James Lamert, offre a Charles un lavoro in una fabbrica di lucido da scarpe. Quando John Dickens esce dalla prigione, iscrive il figlio a scuola. Così, Charles entra alla Wellington House Academy.

L’impiego da cronista e i primi bozzetti

All’età di quindici anni Charles Dickens entra nello studio legale Ellis & Blackmore come praticante, con buone prospettive di diventare avvocato, ma la professione non gli piace e quindi inizia a studiare stenografia. Nel frattempo, comincia a frequentare i teatri londinesi, assistendo a diversissimi generi, dalle tragedie shakespeariane alle farse e alle operette musicali. Nel 1828, abbandonato lo studio legale, s’impiega nello svolgere attività di stenografo presso alcuni tribunali e uffici legislativi. Pian piano, sorge in lui l’ambizione di diventare cronista parlamentare.

Tra il 1830 e il 1831 s’innamora di Maria Beadnell, figlia di un funzionario di banca. Nel 1833, l’indifferenza della ragazza determina una rottura. Nel 1832 inizia a collaborare con l’agenzia The Mirror of Parliament, fondata da uno zio. Nello stesso periodo diviene cronista del quotidiano della sera The True Sun, potendo così stabilirsi da solo in Cecil Street e meditando di divenire attore. Il 1º dicembre 1833 pubblica anonimamente il suo primo bozzetto sul Monthly Magazine. Nell’agosto del 1834 viene assunto come cronista dal Morning Chronicle. È in settembre che, sotto lo pseudonimo Boz, pubblica il primo di quei bozzetti di vita urbana che diverranno poi gli Sketches by Boz. Nel febbraio del 1836, l’editore John Macrone pubblica in volume la prima serie degli Sketches by Boz. La seconda serie esce in dicembre.

Charles Dickens: il successo

Nel 1836, nel mese di maggio, comincia a pubblicare sul Morning Chronicle il primo romanzo, dal titolo: ” I quaderni postumi del Circolo Pickwick“. Libro questo che lo renderà in breve assai famoso nel panorama della narrativa inglese. Il 2 aprile 1836 sposa Catherine Hogarth, figlia del direttore del giornale. Questo sarà il periodo più florido per Dickens. Infatti a settembre debutta con il dramma The Strange Gentleman, adattato da un suo bozzetto. A novembre, invece cessa la sua collaborazione con il Morning Chronicle. L’abbandono del giornale però non gli procurerà problemi, in quanto a dicembre debutta con l’opera The Village Coquettes, di cui Dickens ha scritto il libretto.

Sempre nel 1836 accetta il lavoro di scrittore presso il Bentley’s Miscellany, occupazione che conserva fino al 1839. A gennaio del 1837, con il primo numero della rivista, esce la prima puntata di Oliver Twist.  Nel 1838 lavora alla rielaborazione delle memorie del clown circense Joseph Grimaldi. Il 31 marzo appare il primo fascicolo del Nicholas Nickleby, mentre l’ultimo fascicolo esce in ottobre.

Nel 1842 dopo un viaggio con la famiglia a New York rimane disgustato dalla condizione in cui versano i neri d’America, ed è in questo periodo che nasce la sua opera più conosciuta: “A Cristmas Carol“. Tra il 1844 e il 1845 soggiornò in Italia, ed in questo periodo scrisse Pictures from Italy e The Chimes. Rietrato in Inghilterra, si impegnò nello scrivere su di un giornale di sua proprietà e a cadenza ensile pubblicò l’opera David Copperfield.

Durante gli anni 50 dell’800 si dedica nteramente al teatro. DIfatti in questo periodo realizzadelle vere e proprie letture teatrali di alcuni dei propri scritti, pur incontrando l’iniziale scetticismo del suo biografo ufficiale, John Forster. Prendono il via in questo modo gli spettacoli sul palcoscenico dove Dickens, tramite i monologhi e calandosi nei panni dei personaggi che ha creato in passato, dimostra le sue doti di attore e drammaturgo. Le letture sono un vero e proprio successo, tanto che l’autore britannico darà il via a delle tournées in tutta la nazione, in Europa, fino ad approdare, in un secondo momento, in America riscontrando sempre un considerevole successo.

Cherles Dickens: la malattia e la morte

Negli ultimi mesi del 1865 si reca ancora in America per un giro di letture delle sue opere. Il suo stato di salute peggiora giorno dopo giorno. Alla fine gli viene diagnosticato un attacco di paralisi. Nel 1868 ha già ultimato 72 delle 100 letture pubbliche che aveva intenzione di fare, ma il suo medico, Francis Beard, gli consiglia vivamente di cessare le letture, pena gravissimi danni al suo fisico. La raccomandazione del dottore sortisce un buon effetto e le condizioni di Dickens migliorano. Tuttavia nel 1870, anno della scrittura di “Il mistero di Edwin Drood”, del quale aveva però già parlato l’anno precedente al suo amico e biografo John Forster, aumenta la frequenza dei fastidi ad un piede e l’8 giugno è colto da uno svenimento causato da un’emorragia cerebrale. Il giorno seguente muore alle ore 18.10.

Il 14 giugno è sepolto nell’abbazia di Westminster, nella quale la sua salma viene portata da un treno speciale, nell’angolo dei poeti, accanto a Henry Fielding, cui egli si “ispirò”, come ad altri autori, per la creazione del romanzo sociale. La sua vita è stata raccontata da John Forster nel libro The Life of Charles Dickens.

I film inspirati e i libri di Dickens

La figura di Charles Dickes resterà una delle più famose, soprattutto per la sua ricca produzione di opere. A tale figura si sono ispirati molti autori e cineasti. Difatti nel 2017, il regista Bharat Nalluri diede vita al film: “Dickens – L’uomo che inventò il Natale“.

Charles Dickens  viene ricordato maggiormente per l’opera “A Cristmas Carol“, ma nella sua ampia produzione rientrano libri altrettanto famosi. Tra cui:Le avventure di Oliver TwistDavid Copperfield, Casa Desolata e Tempi difficili. Tutte opere queste che sono entrate a far parte della letteratura classica e ancora oggi riscutono grande successo.

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