Martin Luther King ecco chi è il rivoluzionario, che combattè per i diritti degli afroamericani. Vita, morte e il discorso che lo ha reso celebre.
Martin Luther King: vita
Martin Luther King nasce il 15 gennaio 1929 ad Atlanta negli Stati Uniti. A sei anni comincia a frequentare la scuola alla Yonge Street Elementary School, dopo lo avevano espulso perché scoperto a seguire i corsi a cinque anni. Il padre è pastore della Chiesa battista, la mamma invece una maestra. Con l’inizio delle scuole elementari però viene escluso dai giochi dei suoi vicini di casa. Addirittura, ai bambini viene imposto severo divieto di parlare con lui. Martin non riesce a farsene una ragione. La mamma cerca dunque di parlargli di cosa significhi essere neri e vivere in uno Stato del Sud. Questa è la prima esperienza di razzismo che segnerà tutta la sua esistenza.
Durante l’adolescenza, mentre frequenta il Morehouse College grazie ad un insegnante capisce l’importanza della religione. Tale argomento lo spingerà dopo il liceo ad iscriversi al Seminario di Chester, in Pennsylvania. Completa gli studi e, durante la preparazione della tesi di laurea conosce Coretta Scott Young, che nel 1953 sposa a Marion.
La lotta alla discriminazione
Martin Luther King viene ricordato principalmente per la sua lotta per i diritti civili. La sua è una guerra pacifica ispirata a quella di Gandhi.
A segnare l’inizio della sua lotta è un avvenimento in particolare. Nel dicembre del 1955, infatti, la polizia arrestò una donna di colore in quanto aveva occupato un posto sull’autobus riservato ai bianchi. Questo avvenimento diede il via ad una protesta pacifica organizzata proprio da Martin Luther King. L’uomo infatti propose di boicottare tutti i mezzi pubblici. Tale protesta ebbe un enorme successo. Il giorno dopo infatti le vetture pubbliche erano completamente vuote. Non solo i neri ma anche i bianchi aderiscono a questa lotta non violenta, che però causerà una citazione in tribunale ai danni di Martin. Le istituzioni, infatti lo accuseranno di aver danneggiato l’azienda dei trasporti pubblici. Ma quando sta per iniziare il processo, arriva la notizia da parte dellaSuprema Corte degli Stati Uniti d’America, che dichiara illegale la segregazione praticata negli autobus.
Martin Luther King: il discorso che lo ha reso celebre
Nonostante le lotte di Martin Luther King siano pacifiche, viene arrestato una ventina di volte durante le manifestazioni per la pace. Inoltre più di una volta, lo stesso John Kennedy, non ancora eletto presidente, paga personalmente la cauzione per farlo uscire dalla prigione.
Nell’agosto del 1963 Martin Luther King guida un’ enorme manifestazione interrazziale a Washington, ove pronuncia un discorso che unisce i criteri della non violenza e quelli cristiani. Tale discorso resterà celebre in quanto inizia con le parole I have a dream… (Io ho un sogno)
L’anno seguente gli viene assegnato il premio Nobel per la pace e il papa Paolo VI lo riceve in Vaticano.
Morte
Nel mese di aprile dell’anno 1968 si reca a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri), che sono in sciopero.
Mentre è sulla veranda dell’albergo, dalla casa di fronte vengono sparati alcuni colpi di fucile. Martin Luther King cade riverso sulla ringhiera. Morirà pochi minuti dopo allle 19 del 4 aprile 1968.
Approfittando dei momenti di panico che seguono, l’assassino si dilegua. Il killer James Earl Rayverrà arrestato a Londra circa due mesi più tardi. L’uomo però rivela di non essere stato lui l’uccisore di Martin Luther King. Anzi, sostiene di sapere chi sia il vero colpevole. Nome questo che non potrà mai fare perché sarà accoltellato la notte seguente in cella.
Ancora oggi il mistero rimane insoluto. Alcuni sostengono che ci siano troppe analogie tra il caso King ed il caso Kennedy per trattarsi solo di semplici coincidenze. Comunque, il o i colpevoli, continuano ad essere sconosciuti.