Chi è Charles Schulz, il papà dei Peanuts? La vita di uno dei fumettisti più conosciuto al mondo nonché creatore degli iconici personaggi di Snoopy e Charlie Brown.
Charles Schulz: vita
Charles Schulz nasce il 26 novembre 1922 a Minneapolis nel Minnesota, ma cresce a Saint Paul. Figlio unico di Carl Schulz, originario della Germania, e Dena Halverson, proveniente dalla Norvegia. Sin da piccolo inizia a disegnare. Uno dei suoi soggetti preferiti era il suo cane pointer. Compie i suoi studi nella scuola superiore Saint Paul Central High School. In questa scuola provò a pubblicare i suoi primi lavori nell’annuario, ma non vi riuscì.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Charles Schulz viene mandato di stanza in Europa con l’esercito militare statunitense. Nel dopoguerra Schulz svolge anche la professione di insegnante.
Schulz, pur essendo un cristiano convinto, si sposò due volte: la prima volta nel 1951 con Joyce Halverson, dalla quale ebbe cinque figli e divorziò nel 1972 e, in seguito, con Jean Forsyth Clyde, che sposò nel 1973 e con la quale visse il resto della vita.
I Peanuts. La creazione di Snoopy e Charlie Brown
La sua prima striscia a fumetti risale al 1947. Essa comparì con cadenza fissa sul St.Paul Pioneer Press e si intitolava Li’l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette dei Li’l Folks. Fu in queste strisce che apparve per la prima volta Charlie Brown, così come un cane somigliante a Snoopy.
Nel 1950 Schulz propose i suoi lavori alla United Features Syndicate e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950. Per breve tempo disegnò anche una striscia ispirata allo sport, chiamata It’s Only a Game, aiutato anche dal suo amico e già collaboratore per i Peanuts Jim Sasseville, ma la serie non prese piede e fu chiusa.
Con l’andare degli anni, i Peanuts divennero uno dei fumetti più popolari di tutti i tempi. A riscuotere successo anche la veridicità dei suoi personaggi. Difatti Charlie Brown, il personaggio principale, possedeva alcune delle peculiarità caratteriai del suo creatore. Come Charles Schulz, Charlie Brown, aveva un cane, inoltre anch’egli era timido e introverso. Anche la ragazzina dai capelli rossi che compare nei fumetti è in qualche modo reale. Infatti si ispira a Donna Mae Johnson Wold. La donna con cui Charles Schulz ebbe una relazione. Schulz le chiese anche di sposarlo, ma lei rifiutò. Rimasero comunque sempre amici.
Charles Schulz: la malattia, il ritiro e la morte
Nel novembre 1999 Schulz ebbe un ictus. Più tardi gli venne diagnosticato un cancro. A causa della chemioterapia e per il fatto che non riusciva a leggere o vedere con chiarezza, il 14 dicembre 1999 annunciò il suo ritiro, all’età di settantasette anni.
Schulz morì il 12 febbraio 2000 a Santa Rosa in California a causa di un attacco cardiaco. Il giorno dopo fu pubblicata la sua ultima striscia, in cui lasciava a Snoopy il compito di congedarsi dai suoi lettori.
Schulz ha richiesto nel suo testamento che i personaggi dei Peanuts rimanessero genuini e che non si disegnassero nuove strisce basate sulle sue creature. Peanuts è stato pubblicato per quasi cinquant’anni praticamente senza interruzioni ed è apparso su 1600 quotidiani in 75 paesi. Fino ad oggi le sue volontà sono state rispettate e le vecchie strisce continuano a essere ripubblicate su quotidiani e riviste.
Il quotidiano londinese The Times lo ha ricordato, il 14 febbraio 2000, con un necrologio che terminava con la seguente frase: “Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane“. Schulz è stato sepolto presso il cimitero di Pleasant Hills di Sebastopol in California. Dal 17 agosto 2002 il museo a lui dedicato a Santa Rosa è aperto al pubblico.