Padova. Ha scosso il bimbo violentemente, esasperata dai continui pianti del piccolo. Una mamma ha procurato lesioni gravissime al proprio figlioletto di pochi mesi. Per i medici, però, c’è ancora speranza: il flusso sanguigno sta ancora irrorando il cervello del bimbo, in coma da sabato scorso, ricoverato in terapia intensiva.
Padova, mamma scuote figlio di 5 mesi
Attraverso una Angiotac i medici dell’ospedale di Padova hanno verificato le condizioni del bambino, che sono considerate gravissime ma stabili. Domani due medici legali consulenti della procura, il dottor Raffaele De Caro e Andrea Porzionato, faranno un ulteriore controllo sul bambino per comprendere se si tratti a pieno titolo di un caso si ‘shaken baby syndrome’, sindrome del bimbo scosso, che provoca seri danni cerebrali e neurologici, nonché la morte, nei bambini così piccoli.
La mamma del piccolo, 29enne originaria di Vicenza ma residente a Mestrino con la famiglia, è indagata per lesioni gravissime aggravate.
La ricostruzione
Il fatto è avvenuto sabato scorso, nella casa della famiglia. Il papà, un 37enne, si è precipitato con il figlio in pronto soccorso dove i medici hanno subito capito che non si trattava di un semplice malore, e per questo hanno avvertito i carabinieri. Nel frattempo ha trasportato il piccolo al pronto soccorso pediatrico. Ma il dottore si è insospettito e per questo ha deciso di chiamare il 112.
Dell’indagine se ne occupano i carabinieri della stazione di Mestrino, che hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione della famiglia, e quelli del Norm della Compagnia di Padova, che hanno sentito la madre in caserma.
“Il bambino non dormiva da almeno due ore e mezza, l’ho scosso violentemente”, ha confessato la donna ai carabinieri e al Pm Roberto Piccione che l’hanno interrogata. Secondo l’avvocato Leonardo Massaro, che difende la donna, la mamma non si sarebbe nemmeno resa conto di quello che stava facendo. Un black-out di pochi secondi l’avrebbe resa completamente incosciente: si è resa conto di aver fatto del male al figlio pochi secondi più tardi, dopo aver appoggiato il piccolo sul lettino. Poi ha chiamato il 118.