Restyling di piazza Santo Stefano, l’opposizione scrive a Cantone: “La determina è illegittima”

Non c’è pace per l’amministrazione Carpentieri. I capigruppo di opposizione Antonio Amente, Rosa Cecere, Luciano Mottola e Marco Ponticiello hanno annunciato che invieranno la documentazione relativa al progetto di restyling di piazza Santo Stefano all’autorità nazionale Anticorruzione, presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. “L’Affidamento dell’incarico professionale all’ingegnere Luigi Pagliara è illegittimo. Inoltre l’affidamento “diretto” non avviene nel rispetto di alcuna procedura amministrativa e concorsuale prevista dal Codice e disciplinata dall’ANAC in materia di affidamento di servizi di ingegneria ed architettura – tuona la minoranza consiliare – Dalla lettura dei documenti emerge, la totale disattenzione dell’amministrazione, nell’affidamento dell’incarico a Pagliara. Ci troviamo di fronte ad una commistione di ruoli non prevista dal Codice dei Contratti e tra l’altro, censurata, dal Relativo Regolamento di Attuazione. L’attività di supporto al Rup di cui è stato investito Pagliara è ben diversa da quella della progettazione, come si può facilmente evincere dando un’occhiata al Dpr 207 del 2010. L’operato del dirigente dunque, è illegittimo e tra l’altro, in modo ancor più grave, estende un incarico passando dalla redazione di un Piano Traffico e quindi da un Piano Attuativo all’affidamento di servizi di ingegneria ed architettura”

“Ci preme sottolineare la solerzia con la quale i consiglieri di maggioranza Francesco Ferraro,Pasquale Pietroluongo, Giuseppe Chiantese, Pompeo Bruno, Alfredo Mariani, Giovanni Barretta ed in particolar modo del collega Raffaele Caiazza hanno segnalato il problema il 3 settembre 2015 chiedendo delucidazioni al dirigente del settore Polizia municipale – proseguono i capigruppo di minoranza – Ci auspichiamo a tal proposito che gli stessi possano firmare l’esposto che ci apprestiamo ad inviare al presidente dell’autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone  ed alla Regione Campania, quale ente finanziatore. Sarebbe davvero un paradosso se i consiglieri comunali di maggioranza, che hanno acceso i riflettori su questa vicenda, non informassero gli enti preposti a garantire la salvaguardia della legalità”.

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