Sale la paura per le uova contaminate in Italia mentre aumenta il numero dei richiami dal mercato del prodotto proveniente oggi da altre aziende del settore. Già nei giorni scorsi era stato pubblicato un primo avviso che riguardava alcuni lotti di uova prodotte dall’azienda agricola biologica “Olivero Claudio” e vendute con lo stesso marchio, ma ieri, mercoledì 22 gennaio, sul sito ufficiale del Dicastero sono stati annunciati nuovi provvedimenti che riguardano uova sempre prodotte da “Oliviero Claudio” nello stabilimento di via Rigrasso a Monasterolo di Savigliano, in provincia di Cuneo, in Piemonte, ma rivendute con marchi come Amadori, Verso Natura Conad e Cascina Italia. I prodotti interessati sono tutti identificati dal lotto 5528139926 e con data di scadenza fissata all’8 febbraio 2020. Le uova in questione sono distribuite nei seguenti formati:
Amadori: confezione da 4 uova da agricoltura biologica, vario calibro;
Verso Natura Conad: confezioni da 2 e 6 uova biologiche;
Cascina Italia: confezioni da 4 uova.
Si consiglia pertanto di non consumare le uova oggetto del richiamo e di riportale al punto vendita dove sono state acquistate per eventuale rimborso per la presenza di rischio microbiologico che tuttavia non è stato specificato dal Ministero. Il provvedimento è dunque collegato al precedente richiamo, datato 17/01/2020, di alcuni lotti di uova biologiche prodotte dall’Azienda Agricola Olivero Claudio sempre per contaminazione microbiologica. Si ricorda che il Ministero della Salute può anche decidere la revoca del ritiro, comunicandolo sempre attraverso i propri canali ufficiali.
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