Chi è Kobe Bryant, il giocatore di basket morto ieri in un incidente? Chi è la moglie? E la figlia morta con lui? Il decesso dell’ex campione di NBA ha scosso l’intero mondo dello sport. Una leggenda Nba e dei Los Angeles Lakers, dove ha trascorso 20 anni della sua lunga carriera da cestista. Riviviamo insieme le sue imprese e la sua vita privata.
Kobe Bryant: vita del giocatore di NBA
Kobe Bryant, soprannominato Black Mamba, nasce nel 1978 a Philadelphia. Figlio di Joe Bryant, giocatore di basket. Vive in Italia dai 6 fino ai 13 anni di età, spostandosi nelle varie città dei club per i quali giocava il padre: Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia.
Bryant si trasferisce poi negli Stati Uniti, precisamente in un sobborgo di Philadelphia e qui frequenta il liceo. A 17 anni cerca una squadra in NBA senza passare dal college. Scelta questa che invece fanno la maggior parte dei giovani giocatori.
La carriera
Kobe Bryant inizia a giocare a basket dall’eta di 3 anni, ma la sua vera consacrazione avviene nel 1996. In quest’anno Kobe, non ancora diciottenne, compie il grande salto tra i professionisti. Difatti si dichiara eleggibile per il Draft NBA senza passare per il college, nonostante vi erano offerte per lui da parte di prestigiose università come Kentucky e Duke.
Gli Charlotte Hornets lo scelgono al primo giro come numero 13 assoluto. Subito dopo, però, gli Hornets cedettero ai Los Angeles Lakers i diritti su Bryant in cambio del ventottenne centro Vlade Divac. I Lakers, prima dello scambio, organizzano un provino per testare le qualità del giovane Bryant e ne restano conquistati. Da qui prende il via la strepitosa carriera di Kobe Bryant.
Bryant gioca la sua prima stagione poco più che 18enne, diventando un sostituto fondamentale nelle rotazioni dei Lakers, e vincendo nel 1997 la gara delle schiacciate all’All Star Game. Nella seconda stagione comincia a giocare con sempre maggiore regolarità, diventando poi titolare dalla terza, quella 1997-1998, in cui diventa definitivamente uno dei giovani più forti della lega.
Nel 1999 arriva ad allenare i Lakers Phil Jackson, storico allenatore dei Chicago Bulls di Michael Jordan che è fondamentale per la carriera di Bryant. Sotto la sua guida, lui e O’Neal sviluppano un legame sportivo leggendario. Difatti la stagione si conclude con la vittoria del titolo NBA dopo le finali contro gli Indiana Pacers.
Bryant diventa così il giocatore più giovane a vincere tre titoli di fila, cosa che peraltro da allora non è più successa a nessuna squadra. Nella stagione del 2002-2003, i Lakers perdono in finale di Conference contro i San Antonio Spurs. Tornano però in finale l’anno seguente, ma perdono contro i Detroit Pistons.
Dopo questo periodo però Kone Bryant torna a vincere, e la sua carriera conta sempre più successi fino al 2015. Anno questo in cui Bryant annuncia che si ritira alla fine della stagione, e nell’ultima parte della regular season fa una specie di tour di addio, ricevendo ovazioni in tutti i palazzetti in cui ha giocato. Gioca la sua ultima partita il 13 aprile 2016, contro gli Utah Jazz, in cui segna ben 60 punti.
In seguito al suo ritiro, nel 2018 Kone Bryant scrive un cortometraggio animato riguardo al suo addio al basket, Dear Basketball, con cui vince il premio Oscar.
Kobe Bryant: l’accusa di stupro
Nel 2003, all’apice della sua fama, Kobe Bryant è indagato insieme ad altri per lo stupro di una ragazza 19enne avvenuto in un hotel in Colorado. Bryant ammette di aver avuto un rapporto con la donna, che però descrive come consensuale. La donna rifiuta di testimoniare, e prima del processo patteggia un risarcimento con Bryant, la cui immagine pubblica subisce però un colpo durissimo.
Diversi grandi marchi americani infatti interrompono i rapporti con lui, anche se li recupera quasi tutti negli anni successivi. Più tardi, Bryant in un’intervista afferma che. “dopo mesi in cui ho riletto le prove e ascoltato il suo avvocato e anche la sua testimonianza, capisco perché lei senta che il rapporto non fosse stato consensuale”.
Moglie, figlie e morte nell’incidente aereo
Il suo primo nome, Kobe, fa riferimento alla pregiata qualità di carne bovina, mangiata dai genitori in un ristorante poco prima della sua nascita. A 22 anni, il 18 aprile 2001, Kobe Bryant, nonostante i suoi genitori non fossero daccordo, sposa Vanessa Laine. Il rapporto tra i due però non è idilliaco. Infatti nel dicembre 2011 Vanessa chiede il divorzio stanca dei tradimenti del cestista.
Il 12 gennaio 2013 peròla procedura viene annullata e i due si riconciliarono. Bryant e Vanessa hanno avuto quattro figlie: Natalia Diamante, nata il 19 gennaio 2003, Gianna Maria-Onore, nata il primo maggio 2006, Bianka Bella, nata il 5 dicembre 2016, e Capri Kobe, nata il 20 giugno 2019.
La tragica morte di Kobe Bryant è avvenuta ieri negli Stati Uniti. Il cestista era insieme alla figlia 13enne Gianna Maria-Onere, ed entrambi hanno hanno perso la vita in un tragico incidente aereo.
Padre e figlia erano a bordo di un Sikorsky S-76 bi-turbina prodotto nel 1991. Si tratta di un modello utilizzato anche in ambito governativo e militare. L’elicottero ha volato per lo Stato dell’Illinois fino al 2015 poi è stato venduto. Secondo i testimoni poco prima di precipitare (alle 10 del mattino, sulle colline vicine a Los Angeles) uno dei motori emetteva uno strano suono, ma la dinamica è ancora poco chiara e l’ultima parola l’avranno gli esperti dell’Ntsb, l’ente americano che indaga sugli incidenti nel trasporto.