San Giuliano, la storia del martire Santo patrono di Giugliano

Oggi si celebra San Giuliano martire, protettore di Giugliano. La narrazione del martirio e della vita stessa di Giuliano è una storia affascinante e ricca di devozione. Il Santo era un giovane soldato delle milizie romane, originario della Dalmazia col dono della fede. Il militare lasciò la Dalmazia per proclamare la parola di Cristo. Arrivò in Campania dove diede inizio alla sua opera di evangelizzazione. Ad Angri, però, fu arrestato dai legionari mentre predicava Cristo, come da disposizioni imperiale di quel tempo. Giuliano fu rinchiuso per sette giorni in una tetra prigione senza cibo e ne acqua. Nonostante ciò, il settimo giorno il giovane soldato non sembrava affatto provato dalla prigionia e venne sottoposto al supplizio. Durante le torture, invece di manifestare dolore, si rivolse a Cristo, lasciando tutti sgomenti. Invano furono i diversi tentativi di convertire Giuliano per abbandonare la fede. Venne rinchiuso nuovamente per poi essere ancora martorizzato, ma questa volta, appena gli aguzzini diedero inizio al supplizio, le loro mani restarono inaridite. Giuliano, quindi, venne decapitato sotto l’imperatore Antonino Pio. Giuliano morì per seguire la fede e proclamare Cristo. A distanza di 14 secoli, le spoglie del martire furono portate a Sora. Nel 1622 gli abitanti di Giugliano inviarono a Sora una delegazione che ottenne delle reliquie del Santo. Queste vennero portate in processione solenne per le vie della città, così Giuliano venne acclamato Patrono della città. Facendo, però, un passo indietro, prima di Giuliano, era Sant’Anna prima e Santa Giuliana poi, protettrici di Giuliano . Ancora oggi, infatti, nella Collegiata di Santa Sofia se ne conservano le statue. Oggi il Santo Patrono, oltre che essere acclamato e molto venerato, resta un simbolo di fede ed esempio per tanti giovani. 

 

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