Ricchi e Poveri alla settantesima edizione di Sanremo 2020: chi sono, curiosità

Sono passati cinquanta anni dal primo Sanremo dei Ricchi e Poveri che per la prossima edizione del Festival della Canzone Italiana hanno previsto una Reunion che compie anni tondi tondi.

Un miracolo che solo Amadeus è riuscito a fare, dopo il colpo che Carlo Conti fece nel 2015 portando sul palco dell’Ariston Albano e Romina.

Chi sono i Ricchi e Poveri?

I Ricchi e Poveri nascono nel 1967 a Genova. Il gruppo musicale è formato inizialmente da Franco Gatti, Angela Brambati, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu. Negli  anni settanta i primi successi con “la prima cosa bella” e negli anni ottanta l’abbandono di Marina Occhiena del gruppo ne sancirà un rinnovato successo. Negli anni duemila la partecipazione al reality Music Farmi ne decreta nuovamente un successo tra il pubblico, che dopo diverse apparizioni negli anni novanta, li aveva persi di vista. Nel 2020 tornano sul palco di Sanremo per volere del loro impresario Danilo Mancuso che riunisce Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu

Anche Tiziano Ferro sul palco di Sanremo

Tiziano Ferro è ospite fisso della settantesima edizione del Festival di Sanremo. Sul palco il quarantenne canterà alcuni dei suoi maggiori successi, cantando poi anche grandi pezzi della sua infanzia. Da Mia Martina a Modugno. E’ la prima volta che Tiziano Ferro partecipa come personaggio da dietro le quinte al festival di Sanremo: tutte le sue partecipazioni precedenti erano state da ospite musicale.

Rita Pavone torna sul palco dell’Ariston ma restano i Ricchi e Poveri i protagonisti della musica retrò italiana con “la prima cosa bella”, il pezzo che compie proprio nella settantesima edizione del festival i suoi primi cinquanta anni.

Settanta anni di Festival di Sanremo

Un appuntamento imperdibile per i fan del festival di Sanremo che dopo diverse polemiche sta per tornare in onda su rai Uno con la conduzione di Amadeus, che sembra già promettere un festival all’insegna dell’innovazione ma anche della tradizione musicale, così come amano gli italiani di tutte le età da settanta anni a questa parte.

 

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