Sanremo, la canzone di Piero Pelù: “Gigante”. Testo e significato del brano

Piero Pelù partecipa a Sanremo 2020 con la canzone “Gigante”. Si tratta di un testo molto articolato, il cui significato è stato chiarito dallo stesso autore. Di seguito le parole del brano con cui l’artista si esibisce al Festival.

Piero Pelù, la canzone di Sanremo: “Gigante”

Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio
Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi
Sei il mio asso
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
…Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!
Oh eh oh eh
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo
Per fare un castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Gigante…

Significato del brano di Piero Pelù

Si tratta di una canzone dedicata al nipote di 3 anni, Rocco, dato alla luce dalla figlia Greta. Sulla canzone Piero Pelù ha dichiarato: “Questa è una canzone dedicata al mio nipotino di 3 anni, e a tutte quelle persone che hanno voglia di rinascere ogni volta”. E’ dedicato a chi arriva al mondo per la prima volta. Ma non solo, il brano è simbolicamente rivolto anche a chi lotta per rinascere a nuova vita liberandosi dalle catene di un passato difficile (i ragazzi e le ragazze dei carceri minorili di Nisida e di tutta Italia).

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