“Pezzotto” pay-tv: primi 200 cittadini scoperti. Rischiano carcere e multe da 25mila euro

Duecento cittadini italiani denunciati per aver utilizzato la Pay tv in maniera illegale. Una denuncia storica. E’ la prima volta che si verifica un’operazione del genere in Italia a tutela dei diritti televisivi e sportivi.

Duecento persone denunciate: usavano pay-tv in maniera illegale

L’operazione è scattata nelle ultime settimane. Il “Nucleo speciale beni e servizi” ha individuato 223 persone che usavano il “pezzotto” per fruire di servizi televisivi a pagamento. La legge sul diritto d’autore prevede la confisca degli strumenti utilizzati: ai clienti, dunque, in caso di condanna verranno confiscati il televisore, computer o smartphone. Rischiano inoltre la reclusione fino ad otto anni e una multa di 25 mila euro.

Il “pezzotto”

La pay-tv pirata è molto diffusa in Campania. Sono tantissimi gli utenti che seguono partite di calcio, eventi sportivi o che vedono film e altri prodotti a pagamento in modo del tutto illegale. Il mercato del “pezzotto” vale circa un miliardo di euro in Italia. Esiste una traccia precisa che porta agli utenti. E’ l’indirizzo IP. Ogni computer o Smart Tv ne ha uno. Così, nonostante la maggioranza degli utenti ritenga che non ci sia niente di male a vedere partite in modo “pirata”, le sanzioni sono tante e i rischi pure.

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