Varicella: quanto è pericolosa? Cos’è, contagio e sintomi

La varicella è una malattia esantematica altamente contagiosa causata da un’infezione primaria con il Virus varicella-zoster. La condizione inizia solitamente con rash cutaneo vescicolare, principalmente esteso al corpo e alla testa o anche alle estremità. Le vescicole guariscono poi senza lasciare cicatrici.

La varicella è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea attraverso colpi di tosse o starnuti di individui malati o attraverso il contatto diretto con le secrezioni del rash.

Varicella, contagio

La varicella è molto contagiosa, arrivando a infettare fino al 90% di chi non ha mai avuto contatto con l’herpes zoster virus. Il contagio della varicella avviene attraverso la saliva del malato o per contatto diretto con il liquido che esce dalle vescicole quando queste si rompono. Dal giorno del contatto con il soggetto malato di varicella passano tra i 14 e i 21 giorni prima che si manifesti la malattia, mentre il periodo di contagio inizia due giorni prima del manifestarsi delle prime vescicole.

I sintomi

Durante lo stadio iniziale della varicella, 14-21 giorni dopo il contagio, può comparire un po’ di febbre, malessere, inappetenza, mal di gola. In seguito, dopo uno-due giorni ulteriori, la varicella si manifesta con il classico esantema: a cominciare dal tronco e dalla nuca e poi su tutto il resto del corpo, la pelle si riempie di tante piccole papule rosa pruriginose (sembrano pizzichi di zanzara), che rapidamente si trasformano in vescicole simili a piccole gocce di acqua. Successivamente, le vescicole si gonfiano fino a rompersi, trasformandosi in croste. L’eruzione avviene in gettate successive, per cui papule, vescicole e croste sono presenti contemporaneamente nei primi tre-quattro giorni di malattia.

Le complicanze in età pediatrica sono molto rare e riguardano la sovrainfezione batterica delle lesioni, peggiorata dal grattamento. Sono anche descritti casi di complicazioni neurologiche gravi, potenzialmente letali (si ritiene che il 20% dei casi di sindrome di Reye sia preceduto da infezione da VZV). Nell’adulto, invece, sono frequenti i casi di ricovero e possono manifestarsi polmonite interstiziale diffusa ed encefalite fulminante.

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