Quali sono i sintomi del coronavirus in Italia? Come evitare il contagio della malattia infettiva? Dopo i tre casi accertati a Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo, ritorno l’incubo infezione anche nel Belpaese.
Come limitare il contagio del coronavirus: raccomandazioni
Il ministero della Salute offre una serie di indicazioni utili per circoscrivere il contagio. Oltre ad indossare una mascherina, è possibile chiamare il numero 1500 del Ministero in caso di sospetta infezione, utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani frequentemente. Sono piccole raccomandazioni che consentono di evitare la contaminazione con il virus 2019 n-CoV e limitarne la diffusione.
Ma ciò che è importante è anche evitare di andare personalmente al pronto soccorso o in ospedale. Qualora si sospetti un contagio, è necessario chiamare un’ambulanza in “biocontenimento”. In questa circostanza, infatti, ci sarà un personale sanitario specializzato, in tuta protettiva, che prenderà in carico il paziente e lo condurrà in una struttura sanitaria attrezzata nella gestione delle malattie infettive. Nel dettaglio le seguenti raccomandazioni utili:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche.
- Starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso.
- Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate, evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti).
- Rimanere a casa se si hanno sintomi.
- Non andare in Pronto Soccorso ma telefonare al numero 1500.
- Fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate).
- Pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate.
- Vaccinarsi contro l’influenza (per non rischiare confusione dei sintomi).
Come si trasmette in Italia
Le modalità di trasmissione del coronavirus sono analoghe a quelle di un raffreddore o di una comune influenza. Infatti, è possibile trasmettere il virus 2019 n-CoV anche da persona a persona. Chi è a stretto contatto con un infetto, ha un’altra probabilità di contrarre la polmonite di Wuhan. Per questo tutti coloro che in qualche modo hanno incontrato il paziente già contagiato si mettono in quarantena.
La trasmissione può avvenire tramite saliva, con un semplice starnuto, oppure con una stretta di mano. Infatti il virus sopravvive per diverse ore anche all’esterno e basta portare le dita alla bocca o agli occhi o a contatto con qualsiasi mucosa del corpo per contagiarsi. E’ possibile infettarsi anche toccando prima un oggetto contaminato e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca. Accertati anche i casi di contaminazione fecale.
La durata di incubazione del coronavirus
L’incubazione dura circa 5,2 giorni, come spiega l’infettivologo Massimo Galli. Tuttavia può manifestarsi dopo 14 giorni. Un periodo lunghissimo e pericoloso, visto che il paziente infetto che non manifesta ancora sintomi è potenzialmente contagioso. Sarebbe proprio questo il caso del paziente 38enne ricoverato in Lombardia. Per questo è cruciale isolare i pazienti e mettere in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti con i malati.
Come curarsi
Al momento non esistono vaccini né terapie contro il coronavirus. E’ possibile solo contrastare i sintomi della polmonite, attraverso l’uso dell’Ecmo o l’ossigenazione extracorporea. Si stanno studiando da più parti alcuni antivirali già utilizzati nel caso di altri virus come Hiv, Ebola, SARS e altri farmaci conosciuti e mostrano una discreta efficacia.
La sintomatologia del coronavirus
Ribadiamo, come già fatto in altri articoli, l’elenco dei sintomi classici che si manifestano in caso di contagio, spesso però confondibili con quelli di una comune influenza. Tra i tanti ricordiamo febbre alta, raffreddore, difficoltà respiratorie, stato di malessere generale.