Chi è il “paziente zero”? Perché è così importante da individuare nel corso di un’indagine epidemiologica? Attualmente il Ministero della Salute e le autorità sanitarie lombarde sono alla ricerca del primo infettato da coronavirus che ha scatenato il primo focolaio in Italia.
Cos’è il paziente zero
ll paziente zero è il primo individuato nel campione della popolazione di un’indagine epidemiologica. Talvolta l’espressione è usata dai medici per riferirsi al paziente al centro dell’indagini epidemiologica, piuttosto che al primo paziente. Non è detto che il paziente zero si sia ammalato. Se è asintomatico, può provocare la diffusione del virus senza manifestare i sintomi.
Perché è importante individuarlo?
E’ fondamentale risalire alla “catena” dei contagiati e identificare il paziente pero per circoscrivere l’area del contagio e creare così un cordone sanitario efficace. Infatti, una volta ricostruita la rete di persone e gli ambienti con cui l’infettato è entrato in contatto, è possibile tenere sotto controllo il focolaio epidemico e limitare il contagio.
Coronavirus, manager negativo ai test
Nell’ambito del caso di coronavirus in Lombardia, i sospetti sull’identità del paziente zero erano ricaduti sul manager 28enne, che lavora in una società di Fiorenzuola, reduce di un viaggio in Cina. L’uomo è risultato negativo al test svolti dall’equipe medica dell’ospedale Sacco di Milano. Solitamente il manager trascorre la maggior parte dell’anno in Cina e proprio tra il 20 e il 21 gennaio era tornato dal paese asiatico.
Giunto in Italia, il 28enne stava bene ed è tutt’ora in salute. Ha iniziato ad avere leggeri sintomi influenzali intorno al 10 febbraio, per questo motivo è stato sottoposto ad accertamenti. Sono risultati positivi al test un uomo di 38 anni, residente a Codogno, ma originario di Castiglione d’Adda, e la moglie. Entrambi sono ricoverate all’ospedale Sacco di Milano. Sono stati presi in cura anche altre quattro persone, residente della stessa zona, che presentano polmonite.