Coronavirus, no a psicosi: “Essere attenti, fare prevenzione ed essere razionali”

Coronavirus. Mantenere la razionalità, informandosi bene da fonti autorevoli, non fare incette inutili di cibo e approfittare della pausa imposta dall’isolamento, nelle zone a rischio coronavirus, per mantenere i contatti con amici e persone care, grazie all’aiuto della tecnologia. Anche in momenti difficili come quelli provocati dai nuovi casi di coronavirus in Italia “importante e’ tenere presente che si rimane una collettività.

Il messaggio dato alle popolazioni di alcuni paesi del Nord circa la necessità di rimanere in casa non vuol dire che cessiamo di esserlo, dobbiamo utilizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione nella logica della responsabilità”. A evidenziarlo è il professor Claudio Mencacci, past president delle Società italiana di psichiatria (Sip).

Leggi anche >> Campania. Nessun caso di Coronavirus: l’annuncio del governatore De Luca

Psicosi Coronavirus. “Mantenere la calma”

Quello che si può fare “è attrezzarsi per ricevere informazioni corrette, agganciandosi ai siti ufficiali e non ricercando sulla rete. Organizzare una possibilità di contatto telefonico con l’esterno, per continuate a poter sentire amici, persone che fanno parte della nostra socialità. La tecnologia può venirci in aiuto. E tornare a dialogare. Ci si lamenta che sia finito il tempo del dialogo, adesso che si è ‘costretti’ a stare insieme si può cogliere l’opportunità per scambiare qualcosa in più che notizie di carattere operativo. Si creano così situazioni di avvicinamento e anche talvolta, inevitabilmente, di conflitto”. Altro punto, sottolinea Mencacci “e’non entrare nella logica dell’accumulare, raccogliere alimenti. Una ‘guerra da combattere nell’arco di un paio di settimane. Occorre cautela, anche perché i punti vendita e non solo, sono aperti”.

Leggi anche >> Coronavirus, le categorie più a rischio: meno contagiati i bambini

“Siamo entrati nella fase della responsabilità. Dobbiamo mettere in atto comportamenti e azioni che ci rendono responsabili sia verso noi stessi che verso gli altri. Per ridurre la paura bisogna ridurre l’ignoranza e per ridurla bisogna che vengano messi sul campo una serie di comportamenti che siano comprovati scientificamente e che riducano la diffusione del contagio. La situazione non va presa sottogamba o banalizzata. Occorre però evitare comportamenti irrazionali. Tutto va affrontato con scienza e ragione”.

Leggi anche >> Coronavirus, stop a tasse e bollette: il Governo annuncia un provvedimento

Ti potrebbe interessare

Torna in alto