Arresti a Messina. Operazione della Polizia di Stato a Messina. Quattordici soggetti indagati e undici arresti per corruzione eseguiti oggi 3 marzo. Tra i nomi spiccano quelli di Marcello Tavilla e Antonino Bonaffini.
Le accuse
Le indagini “ottavo cerchio” condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina hanno fatto emergere un quadro di mazzette per l’aggiudicazione di appalti al Genio Civile. Le accuse per gli indagati vanno dalla corruzione, alla rivelazione di segreto d’ufficio e della fittizia intestazione di beni.
Arresti a Messina, le indagini
In particolare, un trojan piazzato nei telefoni di due sospetti ha svelato un giro di mazzette che ha coinvolto, oltre ad alcuni imprenditori, funzionari del genio civile di Messina e Trapani e un dirigente del Comune della Città dello Stretto.
L’inchiesta è nata dall’intimidazione subita da un commerciante, Pietro Ferrante, che ha negato di aver subito estorsioni, ma non ha convinto la polizia che ha iniziato a intercettarlo. Sono emersi così i suoi contatti con un imprenditore pregiudicato, Marcello Tavilla. I due erano soci nella ditta di import-export di pesce Blu Marine Service. Tavilla, insieme all’amante Cinzia Fiorentino e a Pietro Ferrante, avrebbe corrotto un funzionario del Genio Civile di Messina, perché, in cambio di soldi, favorisse nell’aggiudicazione di lavori pubblici le ditte edili degli imprenditori Giuseppe Micali e Giovanni Francalanza.
Al funzionario erano stati promessi 2mila euro per ogni appalto vinto. Tavilla e i complici avrebbero corrotto anche un ex assessore Giorgio Muscolino amministratore del complesso di edilizia popolare “Sottomontagna”, gestito dall’Agenzia per il Risanamento della città (A.Ris.Me.). Senza aver mai effettuato una selezione, e dunque in violazione di legge, Muscolino, che avrebbe intascato 400 euro, ha affidato alla ditta di Tavilla i lavori per la sistemazione del parcheggio di “Sottomontagna”.
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Messina, undici arresti: i nomi
Dei 14 soggetti indagati, undici di venivano raggiunti dalla misura cautelare oggetto di odierna esecuzione. Tra i destinatari della misura, particolare rilievo assume la figura di Marcello Tavilla, socio di Pietro Ferrante e di un cittadino tunisino nella Blu Marine Service S.R.L., attività di import-export con l’estero di prodotti ittici.
1. Antonino Bonaffini, inteso “Ninetta”, cl. ‘74;
2. Giuseppe Micali, cl. ‘63;
3. Marcello Tavilla, cl. ’71.
– con rintraccio e sottoposizione agli arresti domiciliari per:
4. Felice D’Agostino, cl. ‘58;
5. Pietro Ferrante, cl. ‘67;
6. Cinzia Fiorentino, cl. ‘68;
7. Giovanni Francalanza, cl. ‘68;
8. Giuseppe Frigione, cl. ‘66;
9. Giorgio Muscolino, cl. ‘80;
10. Angelo Parialò, cl. ‘56;
11. Giancarlo Teresi, cl. ‘58
É in corso di esecuzione il sequestro preventivo del complesso di beni e di utilità economiche della società Mareblu, formalmente intestato al Tavilla, ma di fatto riconducibile a Antonino Bonaffini.