Autocertificazione spostamenti. Il premier Giuseppe Conte, dopo l’annuncio in edizione straordinaria, ha dichiarato tutta l’Italia “zona rossa. Cosa succede a questo punto? In pratica il Governo ha esteso a tutta la nazione le norme del primo Dpcm, e l’autocertificazione è necessaria, già da stamattina 10 marzo, per ogni spostamento.
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Ci si può spostare solo per:
- comprovate esigenze lavorative
- situazioni di necessità
- motivi di salute
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza
Tutte le limitazioni riguardano persone e non merci.
Il modulo è stato messo a disposizione dal dipartimento di Pubblica sicurezza. Nessuna limitazione sarà adottata per chi va a lavoro o per situazioni di necessità come per fare la spesa.
Divieto assoluto a spostarsi, che non ammette eccezioni, per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. In questo momento è importante il rigoroso rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità e l’adozione di comportamenti responsabili.
Evitare gli spostamenti: sia in entrata che in uscita dai territori, nonché all’interno degli stessi, alle persone si chiede di spostarsi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. La persona che si sposta per una delle ragioni sopra indicate, attesta il motivo attraverso una autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.
La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella indicata dal Dpcm 8 marzo 2020 (articolo 650 del Codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità), salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave.
Autocertificazione spostamenti
Spostamento per lavoratori e merci: non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo può fare. È quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Con l’avvertenza che si tratti sempre di spostamenti per ragioni di lavoro o di necessità.
I controlli
Saranno rafforzati i controlli in aeroporti, stazioni, caselli autostradali e chi non rispetta la quarantena relativa al Coronavirus rischia il carcere.
Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste per tutti i residenti nelle aree di sicurezza mentre per quelli in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.