Coronavirus in Campania, la situazione: 554 infetti, 18 i decessi. C’è anche un medico

In leggero aumento i contagi da coronavirus in Campania. Il bilancio complessivo parla di 554 infettati, 94 in più rispetto al 17 marzo. Tra cui tre nuovi casi a Ischia. Diciotto in tutto i decessi registrati nella regione. Tra gli ultimi c’è un medico che avrebbe contratto l’infezione tra i familiari più stretti, anche se è difficile ormai ricostruire la catena dei contatti.

Campania, la morte di un medico per coronavirus

Il dottore è Massimo Borghese, foniatra. Trasferito nella notte al Monaldi dal Policlinico, 63 anni, per il dottore non c’è stato più nulla da fare. Come per l’anziana di Pompei: 70 anni, prima ricoverata in una clinica a Eboli per un’operazione all’anca, dal 9 marzo in rianimazione sempre al Monaldi. E’ stato ideatore del metodo foniatrico integrato con cui favoriva l’abilità linquistica dei bambini affetti da autismo.

Ad annunciarlo su Facebook sono tantissimi pazienti e colleghi, tra cui il dottor Franco Fussi, Foniatra e Otorinolaringoiatra: “Apprendo ora del decesso causa coronavirus del dott. Massimo Borghese, un collega che non vedevo da qualche anno ma con cui avevo condiviso i primi anni di convegni e ricerca, ne ricordo l’impegno, la giocosità del vivere, le barzellette con cui faceva ridere me e Tiziana Fuschini (la mia logopedista di allora)”.

Gli altri decessi

Altri due decessi si sono avuti in Irpinia: un 78enne di Venticano e una 69enne ricoverata al Moscati e originaria di Ariano, il comune con già due vittime e oltre 30 contagiati tra cui sei operatori sanitari del locale ospedale (difatti, tra quelli messi in quarantena). Ci sono, inoltre, tre casi – un 82enne, una 90enne e un 67enne – a Santa Maria Capua Vetere, un altro dei paesi più colpiti.

L’ospedale in arrivo

Intanto il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato la realizzazione di un ospedale da campo con moduli prefabbricati per contenere l’emergenza e accogliere i prossimi malati da coronavirus. Sarà composto da moduli, ognuno dei quali potrà ospitare fino a 16 posti di Terapia Intensiva, attrezzati di tutte le strumentazioni necessarie. L’obiettivo è aumentare significativamente il numero di posti di degenza per la Terapia Intensiva, in previsione del picco di contagi che si aspetta per i prossimi giorni. Per ridurre ulteriormente i tempi, la scadenza è stata fissata nella stessa giornata di domani, 18 marzo.

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