Jogging e Coronavirus, un dilemma che ha creato non poche polemiche. Uscire per fare sport, andare a correre è uno dei vari dilemmi generati dalle restrizioni decise dal governo per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Già pochi giorni fa il governo aveva pubblicato alcune domande e risposte con cui chiariva alcuni aspetti, e poi anche il ministero della Salute negli ultimi giorni ha comunicato alcuni chiarimenti.
A scrivere la notizia è ILPOST.IT. Secondo il governo fare sport rientra tra le attività consentite, purché si rispetti la distanza minima tra le persone di 1 metro. Per svolgerle, si può andare nei parchi e nei giardini pubblici, ma non in gruppo per evitare assembramenti. In caso di violazioni ripetute, dice il governo, si può «incorrere in sanzioni» oppure il parco pubblico in questione può essere chiuso al pubblico. Sia che si voglia andare a correre, andare in bicicletta o fare una camminata, in caso di controlli potrebbe essere necessario fornire un’autocertificazione (trovate il modulo qui).
Jogging e Coronavirus: si può andare in bicicletta?
Il governo ha scritto che «la bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria. È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Nella giornata di martedì, però, il ministero della Salute ha specificato che la bicicletta si può usare per fare sport, ma solo se non si esce dal territorio del proprio domicilio, abitazione o residenza.
Il ministero aggiunge anche che in caso alcuni sportivi siano «riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive Federazioni», possono usare gli impianti sportivi per allenarsi a porte chiuse.
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Ipotesi sui negozi
Una delle ipotesi è la riduzione dell’orario di apertura degli alimentari e dei supermercati per impedire alle persone di stare fuori fino a tardi. Ci sarebbe anche l’idea di consentire l’ingresso nei negozi più piccoli a una persona per volta per evitare contatti.
Se anche questo non dovesse bastare, si sarebbe costretti a limitare il compito di fare la spesa e andare in farmacia a un unico componente di ogni nucleo familiare. Si tratta di una misura estrema che il governo mira in ogni modo a scongiurare.