Coronavirus: l’America prima nazione al mondo per numero di contagi

Coronavirus in America: il numero dei contagi cresce in maniera esponenziale. Gli Stati Uniti, ad oggi, sono primo il primo paese al mondo per numero di contagi da Covid-19. Sono 81.321, dati aggiornati al 26 marzo, secondo il New York Times.

L’America supera dunque anche l’Italia che conta 80.539 casi. Sono oltre mille le vittime negli States dall’inizio dell’epidemia. Secondo uno studio della University of Washington School of Medicine, la pandemia potrebbe uccidere più di 81mila persone in Usa nei prossimi quattro mesi e potrebbe non placarsi fino a giugno.

Il presidente Trump ha proposto “Un grande meeting” con gli altri leader del G20, menzionandoli uno per uno, compreso il Presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte. Trump ha sottolineato il comune impegno per superare l’emergenza coronavirus. In una telefonata con il presidente francese Macron ha messo a punto un’iniziativa comune.

Coronavirus in America: contagi più che in Italia

Commentando il primato statunitense, Trump ha messo in dubbio l’affidabilità dei numeri diffusi dalla Cina. “Non si sa quali siano i numeri della Cina”, ha osservato. Il presidente ha poi ipotizzato che il dato potrebbe essere così alto a causa dell’elevato numero di tamponi effettuati in America. “Ne abbiamo fatti più noi in 8 giorni – ha dichiarato – che la Corea del Sud in 8 settimane”.

In serata però l’inquilino della Casa Bianca ha chiamato il leader cinese: “Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. Discusso in dettaglio il coronavirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta”, scrive su Twitter il numero uno americano, secondo cui “la Cina ha molta esperienza e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto”.

Il presidente cinese, dal canto suo, ha difeso la gestione dell’epidemia di coronavirus. La Cina, ha detto Xi, ha sempre mantenuto un atteggiamento “trasparente e responsabile” ed e’ stata “tempestiva” nell’informare l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la comunità internazionale. La Cina, ha aggiunto, ha sempre condiviso senza riserve la propria esperienza e ha fatto tutto il possibile per fornire assistenza ai Paesi che ne avevano bisogno. “Continueremo a lavorare con la comunità internazionale per sconfiggere questa epidemia”, ha detto Xi.

Coronavirus a New York

Il bilancio dei morti per complicazioni legate al Covid-19 nella città di New York è di almeno 365. Lo ha reso noto il sindaco Bill de Blasio precisando che i contagi nella Grande Mela sono 23.112. “I prossimo mesi saranno dolorosi e stressanti per il nostro sistema sanitario come mai prima d’ora”, ha twittato il primo cittadino.

Negli Usa sono schizzate a 3,3 milioni le richieste di sussidi di disoccupazione la scorsa settimana: un dato senza precedenti. “E’ agghiacciante. E questo è solo l’inizio. Peggiorerà”, ha avvertito il sindaco di New York, stimando che mezzo milione di persone nella Grande Mela perderanno il lavoro. Wall Street è salita per il terzo giorno consecutivo, galvanizzata dal maxi piano di aiuti da 2000 miliardi di dollari approvato dal Senato ed ora al vaglio della Camera.

L’ipotesi di Bill Gates

Gli Usa, quindi, dovranno probabilmente restare in ‘shutdown’ fino a fine maggio per evitare una crescita esponenziale dei contagi di coronavirus. Lo sostiene Bill Gates, l’iconico fondatore della Microsoft e filantropo che già nel 2015 aveva avvertito l’umanità sui rischi di una pandemia che avrebbe fatto più morti di una guerra.

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