Paparella è stato sparato proprio il giorno del suo compleanno. Questo è un altro elemento sul quale stanno lavorando gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Giugliano. Un giorno nel quale forse il De Biase era “meno attento” e nel quale forse era più facile tendergli un trappola oppure solo una beffarda coincidenza.
Anche un’altra pista ha attirato l’attenzione della Polizia. Paparella era a quanto pare un amante delle carte da gioco e pare si recasse spesso a Napoli proprio per partecipare ad alcune “giocate”. Potrebbe essere scappata qualche parola di troppo ad un tavolo del genere oppure peggio ancora ci potrebbe essere stato qualche diverbio sui soldi in palio in qualche mano. Questa ipotesi chiarirebbe anche altre “stranezze” del caso: non sarebbe la prima volta che le carte da gioco mietono vittime per litigi o per questioni economiche ed è noto che il tavolo verde ha delle regole tutte sue che bypassano addirittura anche quelle della camorra. Questo spiegherebbe anche perché Paparella si sia fatto sorprendere: a sparare forse è stato qualcuno che non ha a che fare direttamente con la malavita o almeno non era mosso da logiche criminali.