Oggi il decreto scuola. Azzolina: “Ipotesi didattica a distanza a settembre”

Dovrebbe essere approvato oggi il decreto scuola dal Consiglio dei ministri. Tra gli interventi più importanti previsti e di cui si parlerebbe nella bozza, c’è il potenziamento della didattica a distanza che, in queste settimane della chiusura delle scuole, sta tenendo uniti docenti e studenti non senza problemi. La didattica a distanza diventerebbe dunque un obbligo e non più una facoltà da parte di docenti e studenti.

Intanto ieri a Che tempo che fa la ministra dell’Istruzione Azzolina ha annunciato della possibilità di avere didattica a distanza anche a settembre. Non si rientrerebbe in classe neppure all’inizio del nuovo anno scolastico ma ancora è presto per dirlo. “E’ previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno?”. “E’ uno degli scenari a cui stiamo pensando” ha detto la ministra rispondendo ad una domanda a Che tempo che fa.

Decreto scuola

I problemi che si sono riscontrati in queste settimane sono stati relativi alla mancanza di computer e di connessione per tutte le famiglie fino alla carenza di formazione informatica per i docenti alle prese, per la prima volta, con la classe virtuale. Sulla bozza di decreto si legge che il personale docente deve assicurare le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza fino alla fine dell’anno scolastico. Non sarà più dunque una facoltà ma un obbligo. Gli studenti avranno voti reali sulle pagelle, anche le insufficienze, e potranno recuperare parte delle lezioni perdute all’inizio del prossimo anno scolastico. Tutti promossi alla classe superiore, quindi, e tutti ammessi agli esami di Stato.

Lezioni a Pasqua

Per le festività di Pasqua però le lezioni a distanza si fermeranno, dal 9 al 14 compresi. Il calendario scolastico al momento non è stato modificato, né ci sono indicazioni diverse da parte del Ministero dell’Istruzione. Le scuole, data l’autonomia, possono però decidere qualche giorno di ‘recupero’ dei giorni di lezione persi nel caso in cui vi sia pieno accordo tra le varie componenti della scuola.

La data ultima per gli esami di Stato

Sembra invece rimanere valido il testo nella parte in cui fissa la dead line al 18 maggio. Se per quella data si rientrerà in classe, gli esami di maturità si svolgeranno con lo scritto di italiano il 17 giugno e poi una seconda prova decisa dalle commissioni interne cui farà seguito l’orale. In caso contrario, l’esame si svolgerà unicamente in forma orale in modalità a distanza. Tutti dovrebbero poi essere ammessi a classe successiva, ma con il recupero debiti dal 1 settembre.

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Il rientro a settembre

Intanto non è escluso che anche a settembre, spiega la ministra Azzolina all’Istruzione Lucia Azzolina, “il nuovo anno scolastico cominci da casa qualora dovessero persistere rischi da coronavirus. Stiamo immaginando scenari per l’autunno, c’è il problema delle classi pollaio, dove è impossibile mantenere la distanza di sicurezza”.

 

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