Reddito di cittadinanza, beneficiari a lavorare nei campi? La proposta

Reddito di cittadinanza, beneficiari a lavoro nei campi? E’ questa l’ultima proposta di cui si parla in queste settimane di emergenza da Coronavirus. Il motivo è che si avvicina la bella stagione e in agricoltura si stima che a mancare siano la bellezza di 200.000 lavoratori stagionali per la raccolta della frutta e della verdura. Un problema serio di cui si interrogano associazioni di categoria, imprenditori e la politica. Per questo è stato lanciato l’appello da più parti di pensare ai beneficiari del reddito di cittadinanza come manodopera.

Reddito di cittadinanza, beneficiari a lavorare nei campi?

Gli imprenditori agricoli guardano con preoccupazione alla stagione. Attraverso i sindacati di categoria, fanno arrivare nelle stanze della politica la richiesta di maggiore attenzione al comparto. Come riporta La stampa, mentre nei frutteti del Saviglianese e del Saluzzese, in quello che è il più grande distretto frutticolo della regione Piemonte, iniziano i lavori preparatori, gli assessori della Regione Piemonte al Lavoro, Elena Chiorino, e all’Agricoltura, Marco Protopapa, chiedono al ministro per le Politiche agricole Teresa Bellanova strumenti flessibili per impiegare anche gli italiani in difficoltà per l’emergenza coronavirus. Tra questi anche i percettori di reddito di cittadinanza come lavoratori stagionali in agricoltura.

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Spiegano gli assessori: “Apprendiamo che, a fronte della carenza, nelle campagne italiane di circa 250 mila lavoratori stagionali necessari per la raccolta, il ministro Bellanova, sarebbe al lavoro per stipulare accordi con Paesi stranieri, al fine di importare manodopera. Ma perché, oltre a pensare a lavoratori stranieri, il governo non valuta di coinvolgere gli italiani che hanno perso il posto di lavoro a causa del coronavirus e quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza, ai quali il governo avrebbe già dovuto trovare lavoro da tempo?”.

C’è intanto grossa preoccupazione degli stagionali africani che sono attualmente bloccati al Sud a causa dell’emergenza Coronavirus. Questi ultimi sono impossibilitati a raggiungere il nord per la raccolta di piccoli frutti, pesche e mele. “In un momento di assoluta emergenza – concludono Chiorino e Protopapa – occorre consentire alle imprese agricole di reperire la manodopera necessaria per non vanificare il raccolto”.

La sospensione degli obblighi

Al momento l’idea sembra essere condivisa dalla Lega di Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Fdi. Ma c’è da ricordare che attualmente, a causa dell’emergenza Coronavirus, chi prende il reddito di cittadinanza riceve la ricarica sulla carta ma sono sospesi gli obblighi di dover accettare proposte di lavoro da parte dei Centri per l’Impiego che, tra l’altro, al momento sono pure off-limits per quel che riguarda i colloqui in sede e la stipula del Patto per il Lavoro.

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