Verso un nuovo decreto: si valuta chiusura per altri 15 giorni. Allo studio riapertura a fasce

Potrebbe essere domani il giorno in cui il presidente del Consiglio varerà il nuovo decreto per la proroga della quarantena a cauda dell’emergenza Coronavirus. L’ipotesi, stando a quanto riporta l’Adnkronos, è che potrebbe esserci una nuova proroga del lockdown di altri 15 giorni ma stavolta potrebbero essere previste alcune riaperture.

La chiusura sarebbe ancora di tutte le attività non essenziali per altre due settimane, fino a fine mese dunque. Un rinnovo di tutte le misure restrittive contro la diffusione del contagio da Coronavirus, ma si sta ragionando su un lieve allentamento delle misure: alcune attività potrebbero infatti riaprire, tra cui alcune vendite al dettaglio, come le cartolibrerie. Consigli sul posticipo della data di riapertura sarebbero arrivati da tutta la comunità scientifica, e anche i sindacati chiedono che le eventuali riaperture siano accompagnate dalle tutele le prevenzioni necessarie.

Nuovo decreto: proroga quarantena

Il nuovo Dpcm, che dovrebbe avere una durata di ulteriori 15 giorni, dovrebbe ricalcare quello in scadenza sul lockdown. Ieri c’è stata una nuova riunione, scrive l’Adnkronos, che è stata interlocutoria e altre ne seguiranno prima del week end. Questo perchè l’ultimo decreto scade il 13 aprile, a Pasquetta, dunque sarà necessario proprio in questi giorni, nel caso, vararne uno nuovo.

Intanto il bollettino di ieri, 8 aprile, della Protezione civile segnava un boom di guariti: 2099. Dato record comunicato nel bollettino della Protezione Civile dell’8 aprile sull’andamento del coronavirus. 3836 il numero dei nuovi contagiati per un totale di 139mila positivi dall’inizio dell’epidemia. Nel corso della conferenza stampa della Protezione Civile esprime prudenza Ranieri Guerra dell’Isitituto Superiore d Sanità: “I passi preliminari da compiere per la riapertura siano parecchi. Dopo aver visto la curva epidemica, non siamo in diminuzione netta, ma siamo sul pleateau. Questo significa che c’è un serbatoio di asintomatici che garantisce la circolazione del virus”. Ed è proprio sulla base delle indicazioni del comitato tecnico scientifico che affianca Conte che il governo stabilirà quando e come “riaprire” il Paese.

La comunità scientifica

A consigliare il nuovo decreto che proroga la quarantena è appunto gran parte della comunità scientifica, dagli scienziati e immunologi che fanno intendere che la fine dell’epidemia è ancora lontana e che bisogna essere pazienti. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità al il Centro europeo per le malattie infettive sconsiglierebbero la riapertura in assenza di un chiaro sistema di test e di sorveglianza, di cui attualmente l’Italia non dispone. Di qui dunque la cautela del premier Conte e del ministro della Salute Speranza.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto