Coronavirus, vaccino Italia-Gran Bretagna: “Primi test sull’uomo a fine aprile”

La corsa globale per il vaccino è cominciata da settimane. E sono oltre 30 gli studi portati avanti in tutto il mondo per scoprire al più presto una cura che possa mettere fine all’emergenza Coronavirus.

Italia e Gran Bretagna insieme per il vaccino

Dall’Advent-Irbm arriva un annuncio importante. A fine aprile potrebbero iniziare in Inghilterra i test sull’uomo – su 550 volontari sani – del vaccino messo a punto dall’azienda di Pomezia insieme con lo Jenner Institute della Oxford University.

Si prevede, afferma, di “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.

La collaborazione

L’Istituto Jenner, l’Università di Oxford, il Regno Unito e la Advent – una società italiana, con sede a Pomezia – hanno annunciato oggi un accordo per sviluppare un nuovo vaccino per il coronavirus.​

L’Istituto inglese ha assegnato alla Advent la produzione del nuovo vaccino contro il coronavirus per i test clinici.

L’Advent sta elaborando un programma di sviluppo rapido che incorpora un processo di produzione per lo sviluppo di un vaccino per test clinici il più rapidamente possibile. Piero Di Lorenzo, presidente e CEO di Advent e IRBM, sottolinea come “questo progetto ha un grande significato per la comunità internazionale a causa dello scoppio di nuovi coronavirus”.

Primi vaccini prodotti tre settimane fa

“Abbiamo iniziato a produrre i primi vaccini tre settimane fa e a fine aprile ne manderemo un primo lotto a Oxford: la sperimentazione sui volontari sani parte a giugno in Inghilterra ma non è detto che non si faccia anche in Italia visto che il Regno Unito oggi non fornisce una validazione anche per paesi dell’Unione Europea. Ne stiamo parlando con le autorità di governo. Lavoriamo per essere pronti a settembre per distribuire il vaccino ‘in via compassionevole’ alle categorie più a rischio”, ha illustrato Di Lorenzo all’Adnkronos i progressi nella preparazione del primo vaccino contro il coronavirus.

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