Campania, il coronavirus frena: dato più basso dal 6 marzo. Si lavora alla “fase 2”

Sono positivi i dati che arrivano dalla Campania. Nella giornata di ieri, 14 aprile, solo 38 nuovi positivi al coronavirus. E’ il bilancio migliore registrato dal sei marzo, più di un mese fa.

Campania, dato più basso da più di un mese: solo 38 contagiati da coronavirus

I numeri di ieri spingono spingono a ragionare sull’imminente riapertura e sulla fase 2 di convivenza con il virus, si parte con un piano di verifica sul contagio. I primi vincoli già si allentano: via la zona rossa nel Vallo del Diano (Salerno), mentre restano ad Ariano a Paolisi. Sale ancora tuttavia il numero di morti, che arriva a 260 unità.

I casi critici

Ma restano ancora alcuni nodi irrisolti. Da un lato il crescente (anche se lento) aumento dei contagi a Nord di Napoli, tra Giugliano, Afragola, Casoria e Marano. Dall’altro lo scoppio di focolai localizzati in alcuni ospedali come il Monaldi di Napoli e il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Si tratta di situazioni potenzialmente esplosivi che potrebbero comportare una nuova impennata dei contagi nelle prossime settimane se non vengono adottate le necessarie misure di contenimento.

La “fase 2” in Campania

Anche alla luce del trend in calo dei contagi, il governatore Vincenzo De Luca sta studiando la fase 2. Le norme di prevenzioni in Campania sono ancora più rigide che altrove. Ad esempio i negozi di abbigliamento per bambini possono restare aperti soltanto due volte a settimane, mentre librerie e cartolibrerie restano ancora con le serrande abbassate.

Ma l’ipotesi di una riapertura parziale delle attività commerciali dal 3 maggio in poi si fa concreta e prende corpo di giorno in giorno. L’esecutivo locale sta lavorando a un piano di monitoraggio dei contagi. E’ stato già pubblicato un bando che scade oggi per raccogliere adesioni di altri laboratori disponibili e attrezzati all’analisi dei tamponi.

In queste ore si sta lavorando a reperire tutte le forniture di laboratorio necessarie, a cominciare dai reagenti indispensabili per processare i tamponi, e oggi quasi scomparsi nel nostro Paese. Intanto giovedì ci sarà il primo incontro tra task force e Associazione Costruttori, operatori balneari e della cantieristica, per definire un protocollo di sicurezza in vista della Fase 2. Nei prossimi giorni ci saranno incontri di merito anche con altre categorie.​

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