Coronavirus, cassa integrazione: quando arriva e a quanto ammonta l’importo della cassa integrazione

Coronavirus, cassa integrazione: quando arriva e l’importo. Cassa integrazione ordinaria, in deroga, assegno ordinario erogato dal Fondo di integrazione salariale (Fis) o dai fondi di solidarietà di settore, tutti con causale Covid-19. Sono questi gli ammortizzatori previsti dal governo per fronteggiare le conseguenze occupazionali dell’emergenza Coronavirus in Italia. L’integrazione al reddito può essere utilizzata per sospensioni o riduzioni dell’attività dal 23 febbraio e fino al 31 agosto (quest’ultimo termine per Cigo e Fis, mentre per la Cigd decidono le Regioni).

Le domande di Cassa integrazione guadagni ordinaria in riferimento alle misure previste per far fronte all’emergenza coronavirus sono arrivate da circa 300.000 aziende per un totale di 4,5 milioni di lavoratori. Circa la metà degli importi destinati ai lavoratori è già stata anticipata dalle aziende. Un’altra metà sarà pagata entro fine aprile o comunque entro 30 giorni dalla domanda.

Cassa integrazione: quando arriva, qual è l’importo

Al 10 aprile l’Inps ha ricevuto 198mila domande di Cigo per 2,9milioni di lavoratori e 100mila domande per il Fis per 1,7 milioni di persone. La misura prevista dal governo consente l’erogazione dell’assegno ordinario anche alle imprese con più di 5 addetti e fino a 15 che, di norma, non avrebbero diritto a questo strumento, riservato a quelle di maggiori dimensioni.

Alla Cassa integrazione in deroga accedono invece in particolare le aziende del commercio e le agenzie di viaggi e turismo con oltre 50 dipendenti. Generalmente queste possono contare solo sulla cassa integrazione straordinaria.

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Come riporta Il sole 24 ore, il pagamento ai lavoratori può essere fatto dall’azienda o direttamente dall’Istituto di previdenza (unica soluzione per la Cigd). Nel primo caso i dipendenti incassano subito i soldi e poi l’impresa li conguaglia con i contributi dovuti all’Inps. Nel secondo caso i tempi di pagamento si allungano. Delle prime domande presentate all’Inps per la Cigo circa l’80% prevede il pagamento da parte dell’azienda, mentre per gli assegni del Fis circa il 50 per cento.

Per questo motivo è stata definita una convenzione con le banche perché queste possano anticipare l’integrazione salariale. La richiesta deve essere fatta dal lavoratore all’istituto di credito.

L’importo

L’integrazione salariale è pari all’80% della retribuzione ma nel rispetto di due massimali differenti in relazione all’importo dello stipendio. Con la conseguenza che in nessun caso l’assegno percepito supera i 1.199,72 euro mensili lordi.

Quando arriva la cig

Il pagamento della cassa integrazione è chiarito in una nota ufficiale di Palazzo Chigi. Il governo, conferma il pagamento CIG entro un mese da ciascuna domanda. Questo vale sia quella ordinaria che l’assegno ordinario del Fis, il Fondo di integrazione salariale, a 4,5 milioni di lavoratori. Circa la metà degli importi destinati ai lavoratori per la cassa integrazione ordinaria “è già stata anticipata dalle aziende e un’altra metà sarà pagata entro fine aprile, o comunque entro 3o giorni dalla domanda” si legge nella nota del governo.

Palazzo Chigi aggiunge anche che “Per ottenere le erogazioni, le procedure non richiedono più l’invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l’Iban, perché la validità del codice identificativo viene effettuata con sistemi informatici. Nei giorni scorsi, l’Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione.

https://www.teleclubitalia.it/190883/coronavirus-quando-arriva-la-cassa-integrazione-ordinaria-e-in-deroga-le-date-della-cassa-integrazione/

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