Una strage di volatili in Germania. Circa 11mila uccelli morti nelle ultime due settimane. Altre migliaia risultano malati. A darne notizia è l’associazione tedesca Nabu, come spiegano le pagine del Guardian.
Germania, 11mila uccelli morti per una malattia batterica
Al momento i casi registrati sono 11mila in sole due settimane ma potrebbero essere molti di più. E’ scattato l’allarme così tra scienziati e gruppi per la tutela della fauna. Tante associazioni ambientaliste hanno iniziato a indagare per individuarne la causa. Vittime sono soprattutto le cinciarelle che mangiano insetti, bruchi e semi. Secondo il rapporto di Nabu, tra i sintomi della malattia aviaria vi sono problemi respiratori, inappetenza e l’inerzia, invece della fuga, quando avvicinati dall’uomo.
L’associazione tedesca ha chiesto di smettere di dare da mangiare o fornire abbeveratoi ai volatili per ridurre la trasmissione del contagio. I risultati del primo test compiuto su esemplari morti hanno trovato un’infezione batterica (la suttonella ornithocola), nota nel Regno Unito dagli anni Novanta. L’infezione è stata registrata in Germania nel 2018. I risultati di ulteriori esami sono attesti nei prossimi giorni. Non ci sono per ora notizie che la malattia abbia colpito altri animali diversi dagli uccelli.
Stessi casi anche in Italia? 5G e coronavirus non c’entrano
Non è chiaro se questa infezione batterica sia la stessa che ha provocato la morte in Italia di molte migliaia di uccelli. L’ultimo caso è stato registrato sulle sponde del litorale domizio, tra Giugliano e Castel Volturno: decine di volatili trovati senza vita lungo la spiaggia. In quel caso, però, a determinare il decesso dei volatili sarebbe stata un’alga velenosa. In questa storia, comunque, una cosa è certa: il coronavirus e il 5G, come ipotizzano alcuni diffusori di fake news sui social, non c’entrano nulla.