L’Italia e soprattutto le imprese sono in attesa del decreto aprile e gli sconti su bollette e affitti per le imprese sarebbe una delle misure del governo. L’elenco dei capitoli del decreto continua ad arricchirsi. Dovrebbe esserci la conferma e il rifinanziamento delle misure già varate a marzo (dalla cig ai vari bonus per famiglie e imprese) e nuovi sostegni. Compresi gli indennizzi a fondo perduto per le microimprese.
In questo caso si sta valutando di riconoscerli solo alle piccole e medie imprese che hanno subito perdite di fatturato superiori al 50%.
Sarà rifinanziata la cassa integrazione, ordinaria e in deroga, con l’estensione della durata. Attualmente (salvo in alcune regioni) si può richiedere per un massimo di 9 settimane entro fine luglio. I sindacati fanno notare che servirebbe la copertura fino a tutto dicembre, con un periodo ulteriore di almeno altre 12-13 settimane. Per il presidente Inps sono stati già spesi 15 miliardi (il decreto di marzo ne ha stanziati 5 complessivamente tra cigo, cigd, fondi bilaterali). Ne serviranno ancora almeno altri 25-30.
Sconti bollette e affitti imprese
Il governo sta valutando sconti sugli affitti (le somme potrebbero essere scalate dai 25 mila euro da restituire alle banche). Ma anche sconti sulle bollette (saranno sterilizzati gli oneri di sistema). Per gli indennizzi sarà stanziata una somma superiore ai 10 miliardi di euro. Ci sarà un tetto al contributo per singola impresa.
Sempre sul fronte canoni di affitto, si sta valutando anche la possibilità di allargare le misure già previste nel decreto di marzo. Il provvedimento prevede un credito d’imposta del 60% per le categorie C1 (negozi), si sta pensando di includere altre categorie catastali, come la D, quella degli alberghi, uno dei settori più colpiti dalla crisi.
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Per facilitare l’accesso al bonus affitti l’idea sarebbe di far coincidere la platea di coloro che richiedono il prestito di 25 mila euro garantito al 100% dallo Stato, con coloro che hanno bisogno dell’aiuto sugli affitti. Così l’affitto potrebbe essere detratto dalla restituzione del prestito di 25 mila euro senza attendere di chiudere la partita con il fisco, spiega il quotidiano La Repubblica.
Per quanto riguarda commercianti, artigiani, partite IVA e professionisti si proverà ad aiutarli con la riduzione e delle bollette di luce, gas e acqua, qualora si trovino in condizioni di necessità. L’ARERA si occuperà tecnicamente di tagliare gli oneri di sistema (per energie rinnovabili, nucleare ecc.) che gravano sulla bolletta (20% sulla luce e 4% sul gas).
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