Mancano ancora 9 giorni alla famosa data del 4 maggio. Come ha annunciato il premier Conte nella sua ultima diretta, si potrà iniziare a ripartire con la cosiddetta “Fase 2”. Dopo una probabile apertura prevista per il 27 aprile per le attività “a basso rischio” come aziende della moda, mobilifici, cantieri edili e settore automotive, il 4 maggio sarà il turno delle attività di estetica.
La domanda che milioni di italiani si stanno facendo è: “Quando finirà la quarantena?”. Difficile saperlo con certezza. Bisogna tenere conto soprattutto della curva epidemiologica, del parere della scienza e dei numeri che quotidianamente vengono letti alle ore 18 nel bollettino della Protezione Civile. Una cosa però sembra essere certa: difficilmente prima del 4 maggio potranno essere allentate le misure stringenti che il Governo ha dovuto imporre per contenere l’emergenza sanitaria.
Quando finisce la quarantena?
Per uscire di casa, tornare a passeggiare, incontrarsi con parenti e amici liberamente, però, dovranno trascorrere ancora settimane, forse mesi. Perché anche qualora, nella visione più ottimistica come spiega oggi il Corriere della Sera, il 4 maggio verrà sciolta la quarantena, rimarrà in vigore il divieto di assembramento: quindi non sarà comunque consentito stare in gruppo per strada oppure nei parchi, gli ingressi nei negozi saranno scaglionati, all’esterno da esercizi commerciali e uffici sarà ancora necessario fare la fila ad almeno un metro dagli altri. Niente eventi pubblici, feste nei locali chiusi o all’aperto, manifestazioni. E nella prima fase, niente bar, ristoranti, cinema e teatri.
Quando finirà la quarantena, l’apertura dei negozi
Per quel che riguarda la possibilità di andare al parrucchiere o comunque nei centri benessere appare al momento molto lontana. L’ipotesi è quella di ottenere autorizzazioni mirate dopo aver dimostrato di essere in regola con la dotazione di protezioni personali. (Leggi qui)
Da escludere al momento con forza la riapertura di palestre, piscine, discoteche e locali notturni dove per forza di cose l’assembramento c’è. Come le scuole, lo scenario più probabile, al momento, è un arrivederci a settembre.