Autocertificazione: servirà anche nella fase 2 ma cambia il modulo

Autocertificazione: servirà anche nella fase 2 ma cambia il modulo. “E’ chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato, è difficile che si possa eliminare l’autocertificazione. Resterà finché ci saranno delle limitazioni” ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa ieri.

Il premier, rivolgendosi agli italiani ha spiegato che la fase 2 non è “un libera tutti”. La riapertura del paese è graduale e, ha avvertito Conte, se non vengono rispettate le disposizioni la curva del contagio può immediatamente risalire.

Autocertificazione fase 2

Nel testo del decreto si legge: “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.

In ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Il modulo in queste settimane è più volte cambiato. E anche per la fase 2 ci saranno cambiamenti visto che è concessa la possibilità di far visita ai congiunti dal 4 maggio, cosa che prima non rientrava tra le motivazioni per uscire di casa.

Leggi anche: Decreto Governo: cosa cambia dal 4 maggio? Il dpcm della fase 2, il testo del decreto del 4 maggio

Tra le nuove motivazioni per uscire di casa ci sarà anche l’attività motoria all’aperto che dal 4 maggio sarà consentita. Ma dunque anche dopo il 4 maggio sarà necessario produrre un’autocertificazione per giustificare i propri spostamenti.

Controlli su autocertificazioni

• Controlli veridicità dell’autodichiarazione: quanto autodichiarato potrà essere oggetto di verifica anche con successivi controlli.
• Controlli in autostrade: i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avvengono lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.
• Controlli Treni. Per il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

Scarica qui il modulo aggiornato. 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto