Giugliano. Nella mattinata odierna, tra le Province di Napoli, Roma, Latina, Firenze, Pisa e Treviso, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, le Squadre Mobili di Napoli e Firenze ed il G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso del G.I.P. di Napoli nei confronti di Maisto Carmine per i reati di associazione di stampo mafioso, riciclaggio, bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori.
Giugliano, il sequestro
Il sequestro eseguito è il risultato di una complessa indagine, coordinata dalla locale D.D.A. e corroborata da accertamenti di natura patrimoniale, che ha ricostruito i rapporti tra Maisto Carmine – imprenditore del settore edilizio, alberghiero e della grande distribuzione – alcuni componenti del suo nucleo familiare ed esponenti dei Mallardo.
Il sequestro disposto dal tribunale ha avuto ad oggetto numerosi beni immobili ubicati nella area nord del napoletano. La villa dello stesso Maisto, due supermercati, alcune società immobiliari, quattro auto di grossa cilindrata, tra le quali una Porsche Mecan e una Mercedes A45s, due scuderie ippiche, tre cavalli, due hotel, un resort e un lido balneare in località Licola mare, per un valore stimato complessivo pari a circa 50.000.000 di euro così dettagliati.
Nello specifico
Sigilli all’hotel Orizzonte, centro commerciale, Md a Varcaturo, quote e patrimonio de Lido del Sole a Varcaturo, barche, cavalli, società Divina immobiliare, Maica immobiliare, ristorante Don Perignon e tante altre attività
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