Fase 2, come compilare nuovo modulo di autocertificazione: la regola sul nome del “congiunto”

Non dovrà essere indicato il nome del congiunto o “dell’affetto stabile” sul modulo di autocertificazione che entrerà in vigore dal 4 maggio al 18 maggio. A specificarlo è un articolo del Corriere della Sera che ha spiegato come compilare il modulo.

Modulo di autocertificazione, come compilarlo

E’ attesa per questi giorni la circolare del Viminale che spiegherà ai prefetti come applicare il nuovo Dpcm in vista della fase 2 del 4 maggio sarà diramata oggi.  Emerge però un indirizzo tra i nuovi motivi per uscire di casa: ci sarà la visita al «congiunto». Denominazione ampliata anche «agli affetti stabili», dunque senza vincolo di parentela, che comprende anche fidanzati e amici stretti.

Anzitutto l’autocertificazione rimarrà uguale. Non verrà dunque sostituita da un nuovo documento. Si pone così fine alla moltiplicazione dei moduli a cui abbiamo assistito nelle settimane di marzo. Ma altro dettaglio importante: non bisognerà indicare il nome della persona da cui ci si recherà. Alla base di questa scelta ci sono questioni di privacy. Quale sarà il combinato disposto di questi due fattori? I controlli saranno molto più difficili, se non – come ammettono dal ministero dell’Interno – «impossibili».

Questo renderà più complicate le verifiche. Varrà sempre allo stesso tempo che chi autocertifica una bugia rischia – oltre alla sanzione amministrativa – anche una denuncia per falso. «Ma ci appelliamo in generale al buon senso dei cittadini italiani: in ballo c’è la salute di tutti», spiegano ancora dal ministero dell’Interno. Di sicuro, da quanto emerge in queste ore, il Dpcm annunciato da Conte non avrà ulteriori modifiche. Al massimo appunto Faq sul sito e la circolare del Viminale.

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