La domanda è legittima: come funzionerà lo shopping dal 4 maggio? E a metà maggio per i negozi di abbigliamento? Di sicuro dovremmo di sicuro abiutarci a una rivoluzione delle nostre abitudini.
Fase 2, le nuove (probabili) regole per lo shopping
Ci attenderanno lunghe file ai camerini e alle casse, con l’obbligo di distanziamento sociale. Per garantirlo i titolari dei negozi hanno già applicato metri e metri di nastro divisorio ai lati degli scaffali e lungo i corridoi. Per evitare invece le file all’esterno, verrà adottato il numero chiuso dentro il negozio. Di conseguenza, una volta raggiunto un numero massimo di persone (in proporzione alla superficie dell’immobile), chi vuole entrare dovrà mettersi in fila e attendere, come già accade ai supermercati e i negozi di alimentari.
Per clienti e lavoratori
Cambiano anche le regole di comportamento, sia per dipendenti che per clienti. I dispenser di gel igienizzante diventeranno obbligatori sui banchi di cassa dove si entra in contatto con il denaro. I cassieri potranno lavorare probabilmente con barriere divisorie di plexiglass per ridurre le possibilità di contagio. I commessi dovranno invece usare visiere in plastica, mascherine e guanti in lattice. Anche i clienti dovranno usare i guanti se vogliono toccare e indossare i vestiti. All’ingresso body guard per contingentare le entrate, soprattutto nei negozi solitamente molto affollati. Insomma, ci sarà da attendere come avviene da settimane per entrare al supemercato per la spesa
I vestiti: la prova nei camerini
Il problema vero sarà al momento della prova dei vestiti nei camerini: chi tornerà a provare i capi di abbigliamento (giacche, maglie, pantaloni), già provate anche da altri? L’ipotesi allo studio è sanificare ogni volta il capo provato, ma questo comporta lungaggini e costi che non tutti i negozi potranno sostenere.