Imprese, arriva il rimborso per gli affitti e lo sconto sulle bollette. Il governo si accinge a varare per le imprese il decreto “aprile-maggio” a sostegno dell’economia. L’obiettivo del nuovo decreto è di sostenere economicamente le imprese e le famiglie colpite dall’emergenza Coronavirus. Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, ieri in audizione presso la Commissione Finanze della Camera, ha annunciato il provvedimento per la metà di questa settimana.
Rimborso affitti e sconto sulle bollette
Da Gualtieri è arrivata la conferma dell’attesa misura affitti-bollette da 2,3 miliardi (1,7 affitti e 600 bollette): “L’idea è quella di varare un ristoro integrale del costo sopportato per tre mesi per l’affitto di tutte le imprese, di qualsiasi natura e dimensioni, che abbiano subito un calo del fatturato”. Il rimborso dovrebbe prendere la forma di un credito d’imposta al 100%.
C’è anche la conferma dello sconto sulle bollette: il ministro ha parlato di “eliminazione degli oneri fissi”, in pratica si tratterebbe nella equiparazione delle utenze commerciali sopra i 3Kw a quelle domestiche per aprile, maggio e giugno.
La tosap per il nuovo distanziamento sociale
Oltre al rimborso affitti e bollette, l’aiuto del governo si concentra anche sul settore in sofferenza composto da bar, ristoranti e alberghi. Gualtieri ha annunciato che la Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, non si pagherà sui maggiori spazi dovuti al nuovo distanziamento sociale dei tavoli. Inoltre per queste categorie di esercizi ci sarà un credito d’imposta per sostenere la più adatta organizzazione dei locali e del lavoro.
Cassa integrazione
All’interno del provvedimento dovrebbe esserci poi l’aumento da 13 a 14 miliardi per la cassa integrazione, anche se su questo si registrano grossi ritardi e lo stesso Conte si è scusato con gli italiani. Poi il reddito di emergenza una tantum e i 2,3 miliardi del ministro della Sanità Roberto Speranza per gli ospedali Covid. Mentre Gualtieri ieri ha dato semaforo verde all’intervento a fondo perduto, chiesto soprattutto dai grillini ma, come volevano i renziani, “modulato in base alle perdite”.