“Da lunedì 11 maggio via libera al commercio e dal 18 maggio, scadenza del dpcm, poteri alle Regioni per tutte le riaperture”. E’ la richiesta delle Regioni al governo emersa dalla Conferenza delle Regioni di oggi pomeriggio.
«Riaprire i negozi dall’11 maggio»
Le regioni hanno inoltre chiesto che dall’11 maggio «possano procedere ad anticipare la riapertura dei settori del commercio al dettaglio fermo restando la necessaria sottoscrizione dei relativi protocolli di sicurezza con le parti sociali a tutela dei lavoratori».
Chi potrebbe ripartire il 18 maggio
Il 18 maggio potrebbero riaprire dunque una serie di attività la cui ripartenza era stata prevista per l’inizio di giugno. In particolar modo bar, ristoranti e parrucchieri. Con un punto fermo: si procederà con la massima cautela, con un approccio differenziato a seconda della situazione in cui ogni Regione si troverà nel momento in cui andranno rivalutate le misure contenute nel Dpcm. Più basso sarà l’indice di rischio più sarà possibile aprire. Restano comunque da superare le perplessità degli scienziati del comitato tecnico scientifico, che hanno previsto il rispetto di regole ferree per la riapertura e non è affatto scontato diano il via libera a un anticipo di due settimane.
Fase 2, Borrelli: “Se riparte il virus inasprimento delle misure di contenimento”
“C’è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus”. Così il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in Commissione Affari Costituzionali, convocata in videoconferenza, sui possibili sviluppi della Fase 2. Misure che, ha aggiunto Borrelli, “con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che possiamo annullarle al più presto”.