Silvia Romano liberata, le sue prime parole: “Sto bene, sono stata forte”

Silvia Romano è stata liberata. “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia”, ha detto poco dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte.

“Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei nostri servizi di intelligence. Silvia, ti aspettiamo in Italia!”, aveva scritto il Presidente del Consiglio su Twitter.

Silvia, milanese, di 24 anni, era stata rapita il 20 novembre 2018 a Chakama, a pochi passi da Malindi, in Kenya, insieme all’associazione Africa Milele per portare avanti un programma di aiuti umanitari.

Volevo darvi una buona notizia. Silvia Romano è libera. Lo Stato non lascia indietro nessuno. Un abbraccio alla sua famiglia. E un grazie alla nostra intelligence, all’Aise in particolare, alla Farnesina e a tutti coloro che ci hanno lavorato”. E’ questo, scritto su Facebook, il commento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

“Lasciatemi respirare, devo reggere l’urto. Finché non sento la voce di mia figlia per me non è vero al 100%”. Così ha reagito il padre di Silvia, Enzo.  “Devo ancora realizzare, mi lasci ricevere la notizia ufficialmente da uno dei mie referenti”, ha aggiunto.

Il rapimento di Silvia Romano

Un gruppo di 8 uomini armati, appartenenti a una banda locale, aveva fatto irruzione nell’ufficio dell’organizzazione per cui la ragazza lavorava. La polizia kenyota aveva spiegato che nell’attacco gli aggressori avevano “sparato indiscriminatamente” ferendo cinque persone. Silvia era stata portata via senza cellulare e passaporto su una moto, verso una zona boschiva nei pressi del fiume Tana. Tre dei responsabili del blitz erano stati arrestati e dalle indagini, portate avanti in Italia dalla Procura di Roma, era in effetti emerso che la ragazza potesse essere stata trasferita in Somalia subito dopo il sequestro: un trasferimento lampo organizzato da un gruppo islamista legato al Al-Shabaab che aveva fornito alla banda di criminali comuni kenyoti, autori materiali del sequestro. Poi, da novembre 2019, non era trapelato più nulla. Fino all’annuncio di Conte.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto