Bonus autonomi maggio. Il contributo di 600 euro dello scorso mese di marzo diventa da 1.000 euro nella bozza del decreto Rilancio che dovrebbe essere approvato a breve. Il decreto Rilancio conterrà una serie di misure economiche volte a sostenere la crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus.
Il bonus di 600 euro per partite Iva, professionisti, Co.co.co., per lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, per lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali stando a quanto è trapelato fino a questo momento diventerebbe di 1.000 euro nel mese di maggio. Ma a chi spetta? Spetterebbe a chi si è visto ridurre il reddito nel 2020 a causa dell’emergenza COVID-19 e del conseguente lockdown. Sarebbe esteso anche a categorie di beneficiari a marzo escluse. Per queste categorie di lavoratori sono previste nel nuovo decreto due mensilità del bonus.
Bonus autonomi maggio
Nella bozza del decreto di governo il bonus autonomi di maggio vediamo a chi sarebbe destinato. “Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di cui all’articolo 27 del decreto-legge 18 marzo del 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, la medesima indennità pari a 600 euro è erogata anche per il mese di aprile 2020″.
L’erogazione dovrebbe avvenire nel mese di maggio, ma fino a che il decreto non sarà adottato sono solo ipotesi queste. L’articolo 27 della bozza si riferisce chiaramente ai professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS e ai titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.).
I professionisti per ottenere il bonus di 1.000 euro devono dimostrare una riduzione pari al 33% del fatturato del secondo bimestre 2020 (marzo e aprile) rispetto al medesimo bimestre 2019. Dunque per gli stessi beneficiari il bonus afferente al mese di aprile il bonus sarà di 600 euro. La quota di maggio sarà di 1.000 euro.
A chi spetta
Lo stesso discorso vale per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa “che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto”.
Nel primo caso la riduzione del reddito nel bimestre per ottenere i 1.000 euro nel mese di maggio vengono calcolati, come si legge nella bozza dell’ex decreto di aprile, secondo il principio di cassa. “Come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.”
Per ottenere i 1.000 euro è necessario dunque provarlo presentando all’INPS la domanda nella quale si autocertifica la presenza dei requisiti. L’INPS comunica all’Agenzia delle Entrate i dati dei soggetti che hanno presentato la domanda che a sua volta comunicherà l’esito della verifica dei dati reddituali sulla base di accordi ci cooperazione tra le parti.
Il bonus di 600 euro diventa di 1.000 euro anche per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago. Questo nella stessa misura e modalità stabilite per i professionisti di cui sopra.
Bonus autonomi maggio 600 euro accredito automatico
Il ministro Catalfo ha spiegato che ci sarà uno stanziamento sia per la cig che per il bonus di 16 miliardi. Il bonus da 600 euro per gli autonomi “col prossimo decreto sarà pagato in automatico, senza bisogno di presentare domanda” ha detto.
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600 euro decreto Rilancio per nuove categorie
Al momento sono solo ipotesi fino a che il decreto non sarà approvato ma dovrebbe invece essere di 600 euro il bonus per nuove categorie i lavoratori esclusi dal precedente decreto Cura Italia. L’indennità verrebbe riconosciuta per i mesi di aprile e maggio pari a 600 euro per ciascun mese. Andrà sempre a chi in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 ha cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, individuati nei seguenti:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo.
- incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore 5.000 euro. Titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
- lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del c.c.. Che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020 e alla stessa data devono risultare iscritti alla Gestione separata con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile.
Viene specificato inoltre che i lavoratori stagionali che vogliano prendere il bonus di 600 euro non devono essere titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e non devono essere titolari di pensione.
Lavoratori dello spettacolo
Ancora il bonus di 600 euro viene riconosciuto anche per il mese di aprile ai lavoratori dello spettacolo. Tra questi a chi è iscritto al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo. Da questo deve derivare un reddito non superiore a 35.000 euro.
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