“Adesso mi chiamo Aisha”, qual è il significato del nome scelto da Silvia Romano? E’ questo il “nuovo” nome di Silvia Romano, la cooperante milanese che solo ieri è stata liberata dopo circa 18 mesi di prigionia. Alla psicologa che l’ha seguita da quando è arrivata all’ambasciata italiana di Mogadiscio e durante il volo verso l’Italia, Silvia ha raccontato di essersi convertita spontaneamente all’Islam durante la prigionia e di aver scelto Aisha come nuovo nome. “Nessuno mi ha costretto a fare nulla”, ha poi ripetuto durante l’interrogatorio di 4 ore davanti al pm di Roma titolare dell’indagine. “Non mi hanno costretto a fare nulla. Sono sempre stata chiusa in stanze. Leggevo e scrivevo”.
Silvia Romano ha raccontato i mesi di prigionia agli inquirenti a Roma dopo aver riabbracciato la famiglia. Lo ha fatto seguendo un diario, che è rimasto ai carcerieri, ma che è stato per lei il mezzo per ricordare i dettagli del sequestro e le sensazioni dei 18 mesi passati fra Kenya e Somalia. Ma qual è il significato di Aisha?
Aisha: significato del nuovo nome di Silvia Romano
Qual è il significato di Aisha, e da dove viene il nome scelto da Silvia Romano? Deriva dall’arabo e significa “forza vitale, vita”. Aisha è il nome della figlia Abu Bakr, primo califfo dell’Islam. La donna è la “madre dei credenti”, nonché la sposa del profeta Maometto. Divenne una leader politica e miliater. Ed è per tutti questi motivi che si tratta di un nome popolarissimo tra i musulmani. Il suo uso è incrementato particolarmente dagli anni Settanta.
Le curiosità del significato di Aisha. Aisha è attualmente piuttosto popolare tra le nuove nate del Regno Unito (è stato l’87° nome più scelto nel 2016). E’ stato il 251° nome più scelto in Italia nel 2018.
“Leggevo il Corano, pregavo. La mia riflessione è stata lunga e alla fine è diventata una decisione” ha detto. “Sto bene, sono stata trattata bene” ha detto all’ambasciatore Alberto Vecchi prima di mangiare una pizza e dormire in un letto per la prima volta dopo mesi.
La storia di Aisha
Aisha quando venne promessa in sposa a Maometto aveva solo sei anni e a quanto pare era la figlia di uno dei migliori amici del profeta. A far scattare il matrimonio sarebbe stata la visione dell’Arcangelo Gabriele che avrebbe dato l’ordine a Mamometto di sposare Aisha. Il matrimonio tra il profeta e Aisha sarebbe stato consumato quando la sposa aveva nove-dieci anni. Mamometto al momento delle nozze aveva 50 anni. Secondo alcuni studiosi dell’islam però l’età di Aisha al momento delle nozze si attesterebbe in una fascia che va dai 14 ai 24 anni e una parte degli studi colloca l’età di Aisha al momento delle nozze a 19 anni. Aisha divenne, secondo i testi dell’islam, la favorita di Maometto.
Il legame tra Maometto e Aisha proseguì anche dopo la morte del profeta. Infatti secondo la tradizione, Maometto venne sepolto al momento della sua morte (a 62 anni) nella “camera di Aisha”, all’interno della sua stanza. Lì sarebbe stata tratta la Moschea del Profeta. Al momento della morte di Aisha venne posto un sacello vicino al marito.
Ma a quanto pare era vuoto. Il corpo della donna, morta a 62 anni, sarebbe stato collocato nel cimitero medinese di Al Baqi al-Ghrarqad. In arabo il nome di Aisha significa “Madre dei credenti”. E dopo la morte di Maometto, la donna divenne un punto di riferimento importante per tutto il mondo islamico. Quanto appreso da Mametto lo confidò al nipote Urwa ibn al-Zubayr. Insomma la scelta di Silvia Romano di farsi chiamare Aisha ha un significato profondo che di fatto spiega anche il percorso di conversione affrontato durante la prigionia in Somalia. Questo dunque il significato di Aisha.