E’ stata anticipata la riapertura dei parrucchieri in Italia dopo il lockdown da Coronavirus. Il premier Conte nell’ultima conferma stampa aveva annunciato la riapertura dei parrucchieri, barbieri, centri estetici il 1 giugno ma ieri è giunta notizia che sarà anticipata.
Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio non solo i parrucchieri ma anche il commercio al dettaglio, bar e ristoranti ed estetisti. Questo è stato deciso ieri nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza. “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia.
Riapertura parrucchieri
Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Gli interventi saranno tempestivi, spiegano, in stretto contatto tra governo e regioni.
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Le nuove regole
Ovviamente anche per la riapertura dei parrucchieri ci saranno dei protocolli da rispettare. Oltre all’utilizzo dei dispositivi di protezione, mascherine, guanti, sarà necessaria la distanza di sicurezza tra il cliente e il parrucchiere. Secondo quanto trapela al momento, clienti non potranno attendere all’interno dell’attività. Si può andare dal parrucchiere solo su prenotazione. Ci sarà un cliente alla volta a meno che il locale non riesca per la sua grandezza a garantire le distanze tra dipendenti e clienti.
Il Comitato tecnico-scientifico sta predisponendo le linee guida proprio in questi giorni. E lo sta facendo anche sul tema della balneazione e delle spiagge. I nuovi protocolli dovrebbero essere pronti entro la fine della settimana, al massimo entro venerdì, con le regole per la sicurezza di ogni settore predisposti insieme all’Inail. Non sembrano rientrare tra quelle in preparazione, almeno per il momento, le linee guida riguardanti cinema, teatri, concerti e forse anche palestre e piscine. In questi casi il rischio è ritenuto più alto e forse sarà necessario aspettare ancora un po’ per le riaperture.
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