Fase 2. Domani riaprono palestre, centri sportivi e piscine: le nuove regole

Ancora giorno di riaperture domani, 25 maggio. Tocca a piscine, centri sportivi e piscine. Un ulteriore “sblocco” per il Paese che sta uscendo gradualmente dal lockdown dopo la ripartenza di ristoranti, bar e negozi di abbigliamento.

Riaperture, domani tocca a palestre e piscine tranne in Lombardia e Basilicata

La riapertura riguarderà tutte le regioni, Campania compresa. Le uniche eccezioni sono Lombardia e Basilicata. La regione più colpita dall’epidemia di coronavirus ha deciso di attendere un’altra settimana prima che palestre e centri sportivi possano rialzare le saracinesce. La Basilicata invece il 3 giugno. Altra piccola eccezione per la città di Bologna, che terrà chiuse le piscine comunali fino a fine maggio.

Il protocollo da seguire: distanze e disinfezioni

Le linee guida da rispettare hanno avuto il varo della Conferenza delle Regioni. Il protocollo da seguire prevede distanziamento e prenotazione di corsi e lezioni così da evitare sovraffollamento delle strutture. Nel dettaglio le distanze da tenere saranno di almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, di almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi.

In palestra i responsabili della struttura dovranno provvedere alla disinfezione degli attrezzi dopo che ogni cliente li ha usati, altrimenti meglio non usarli (idem per galleggianti, sdraio e lettini in piscina). Spunteranno anche gel disinfettanti ed eventualmente termoscanner per misurare la temperatura corporea, con dati registrati e conservati per 14 giorni. All’interno si accede con la mascherina, che non va usata per l’attività fisica.

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