Il governatore toscano Enrico Rossi è indagato a Firenze per la gara regionale per il trasporto pubblico locale (Tpl), bando da 4 miliardi per 11 anni. “A volte, ricevere un avviso di garanzia è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti”. In un post su Facebook Rossi lo annuncia ma lo fa scagliandosi contro chi lo ha denunciato con un esposto parlando di accuse “infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori” scrive facendo riferimento all’esposto “fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara” e che mette “sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilità”.
Enrico Rossi indagato
Tutto nasce dall’esposto di Mobit, consorzio che comprende gli attuali gestori del tpl, che si è rivolto anche al Consiglio di Stato che gli ha dato torto.”Questa associazione di imprese non solo ha strumentalmente usato la giustizia amministrativa perdendo regolarmente tutti i ricorsi, facendo così ritardare il contratto con l’impresa vincente e quindi la partenza del servizio ma, come ultimo colpo di coda per bloccare le regolari procedure, ha fatto anche un esposto alla procura mettendo sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilità”. Sono sei infatti le persone iscritte nel registro degli indagati.
L’inchiesta è esplosa a fine maggio con alcune perquisizioni, presso uffici della Regione ma anche nella sede della società aggiudicatrice del bando, Autolinee Toscana, a Villa Costanza a Scandicci. Secondo quanto emerso, al centro degli accertamenti c’è l’iter che ha portato il consorzio a superare “Mobit Scarl”, il raggruppamento dei gestori attuali -14 consorzi e 26 imprese toscane, da Cap ad Ataf a Linea- capeggiato da Busitalia ferrovie. L’appalto, che avrebbe dovuto diventare operativo l’1 giugno, data slittata di un mese a causa dell’emergenza Coronavirus, riguarda tutto il servizio di trasporto pubblico locale su gomma della Toscana, assegnato dalla Regione per la durata di 11 anni (1 giugno 2020-31 maggio 2031) per la cifra record di 4 miliardi di euro.