MUGNANO. “Aperti anche al centrodestra di Ruggiero purché si corra senza simboli e contro Sarnataro”. Sono le parole di Mario Imbimbo del comitato civico Voce e’ popolo di Mugnano relativamente alle prossime elezioni amministrative in città. Il centrosinistra, conferma Imbimbo sarà spaccato. Da un lato il sindaco uscente Sarnataro, dall’altro il movimento civico che è aperto anche al centrodestra e che attende una decisione del presidente del consiglio comunale Pierluigi Schiattarella.
Il centrosinistra è spaccato a Mugnano?
Sì, e lo è anche il Pd che dovrebbe guidarlo. Metà del gruppo consiliare del Partito democratico chiede le dimissioni da capogruppo del PD di Daniele Palumbo. Sarnataro, nel tradire la sua rivoluzione, ha perso quasi tutte le civiche con cui aveva cominciato il cammino. In realtà quel centrosinistra che era un laboratorio interessante di fatto perde tutta l’area civica e oggi si sta costituendo una coalizione civica che si candida a governare il paese.
Sarà lei il candidato sindaco e simbolo dell’area civica?
Io lavoro da 3 anni sotto questo punto di vista avendo fondato il comitato voce e’ popolo perchè Sarnataro stava tradendo le promesse elettorali. I partiti hanno fallito, Sarnataro è stato bravo a dividere posticini, incrementare clientele politiche, cosa che sta facendo in questi giorni raccattando pezzi dell’opposizione. La coalizione civica vuole allargare il perimetro e vuole candidarsi a vincere. Da tempo noi aspettiamo che nel Pd si faccia chiarezza. Da tempo aspettiamo che Schiattarella lanci dei segnali chiari e ad oggi non ci sono. L’area civica non può più aspettare: è mancato coraggio da parte di qualcuno di sfidare Sarnataro. Se l’area civica non dovesse trovare nessun rappresentante che mostri coerenza nel costruire un’alternativa civica al sindaco, sarebbe rappresentata da me che dò la disponibilità a ricoprire anche l’incarico di candidato sindaco. In campo c’è la mia disponibilità, sono a disposizione di una coalizione che vuole allargare i propri confini, vincere e governare.
Dice che aspettava un segnale da Schiattarella, parla di dimissioni?
Non è importante questo. Schiattarella per troppo tempo non ha avuto il coraggio di fare una scelta chiara, di sfidare apertamente questa amministrazione, di fare una scelta politica di rottura e di porsi come alternativa. Vogliamo capire se il nostro progetto può essere fatto con lui e in che ruolo. Ha tutte le caratteristiche ma deve scendere in campo. Il mio non è un out out, è un invito a far presto e fare bene. Noi siamo alternativi a Sarnataro che ha fallito su piano urbanistico comunale che non è stato approvato, l’ex ritiro del carmine doveva diventare la cittadella dei servizi sociali, il mercato del pesce che doveva avere una gestione decennale. Non chiediamo a Pierluigi Schiattarella di dimettersi ma una scelta chiara: dobbiamo capire con chi possiamo costruire l’alternativa e trovare chi la guidi.
Perchè non dovrebbe essere lei il candidato sindaco e aspettare Schiattarella?
Io scendo in campo per coerenza, coraggio e senso civico ma il punto vero è mettere in campo un’opzione che possa essere vincente. Non posso dirlo io a me stesso. Dobbiamo capire se possono allargarsi i confini di questa coalizione e la figura di Schiattarella è strategica perchè rompe un fronte.
Secondo lei perchè Schiattarella fino a questo momento non ha preso posizione?
La politica ha un merito e un demerito. Il merito è di ambire a trasformare la società, quando a questo si antepone il proprio ruolo personale probabilmente questi due elementi confliggono e Schiattarella non ha ancora fatto chiarezza. Un eccesso di attendismo sta ingessando la sua e la nostra azione politica. L’invito è a rompere gli indugi.
Si parla anche di una possibile coalizione allargata tra il movimento civico e l’area di centrodestra.
Sono anni che ascolto amici di centrodestra tra cui anche Ruggiero. La nostra è una coalizione civica che si può allargare senza confini laddove chiunque voglia spogliarsi delle proprie bandiere ma non possiamo parlare di inglobare pezzi di altre coalizioni.
Ruggiero è un esponente di centrodestra e nella sua coalizione è probabile che ci sarà Fratelli d’Italia o la Lega, lei è un esponente di sinistra: come fareste a governare insieme?
Dobbiamo trovare accordo sul puc, sull’ex ritiro del carmine e questo è possibile. Il problema non è la convivenza tra centrodestra e centrosinistra, ma proporre un’alternativa civica che metta al centro il cittadino.
Nel caso in cui trovaste la quadra tra movimenti civici e centrodestra, siete disposti a fare un passo indietro per un eventuale terzo nome?
Deve fare la domanda all’altro interessato che non mi sembra molto disponibile a questa ipotesi Nell’opinione pubblica prende piede l’ipotesi di una candidatura donna.
Voi ce l’avete il nome di una donna?
Ne girano alcuni ma per il momento è un terreno sul quale non voglio scivolare anche perchè il nome che circola è molto vicino a me e non vorrei alimentare chiacchiericci.
Lei quindi chiede a Ruggiero di spogliarsi del suo partito per correre tutti sotto delle sigle civiche.
Sì. A Ruggiero come a Schiattarella. Il messaggio è a quella parte che con me ha condiviso la rivoluzione Sarnataro ma che, come me, ha visto che quella rivoluzione è stata tradita.