Un amore durato 60 anni quello tra Ennio Morricone e la moglie Maria Travia. Una vita insieme fino alla morte del più grande compositore della musica italiana. La moglie è stata al fianco del maestro Ennio Morricone fino alla fine, da quel 1956 sino ad oggi.
La coppia ha avuto quattro figli, Marco, Giovanni, Andrea e Alessandra. I due si sono conosciuti a Roma intorno agli ani ’50. Maria era amica di una delle sorelle del compositore e quando ebbe un incidente in auto, Ennio Morricone, già infatuato della donna, le stette accanto. Poco per volta i due si innamorarono perdutamente. Si sono sposati nel 1956, ma il matrimonio non fu facile. Il compositore lavorava tantissimo, costantemente e come ha raccontato lui stesso in una intervista a Lettera 43, spesso stava giorni interi chiuso a comporre, oppure era in giro per il mondo con l’orchestra.
Chi è Maria Travia, moglie di Ennio Morricone
Nata a San Giorgio di Gioiosa Marea (Messina) il 31 dicembre 1932, sotto il segno del Capricorno, si è trasferita a Roma, città dove è cresciuta e dove vive, con sua madre nel 1933. Gran parte della sua storia personale resta avvolta in una fitta cornice di mistero, perché riservatissima e poco incline al gossip. Dal marito ha avuto quattro figli, nati e cresciuti a Roma dove la coppia ha sempre vissuto: Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni (questi ultimi rispettivamente musicista e regista).
Il marito Ennio Morricone le ha dedicato il premio Oscar del 2016 per la miglior colonna sonora nel film The Hateful Eight. Lei è considerata la vera musa ispiratrice del maestro Ennio Morricone, oltre che la sua più severa critica (era la prima ad ascoltare le sue composizioni e a “giudicarle” senza troppi fronzoli). Tgcom24 riporta un curioso aneddoto che spiega il peso specifico di Maria Travia nell’evoluzione del lavoro di Morricone: Quentin Tarantino ha dichiarato di aver fatto leggere la sceneggiatura del suo film Hateful Eight “a Ennio e alla signora Maria“. È autrice di testi importanti per la carriera del marito, come uno temi d’amore di Nuovo cinema paradiso. Con lui ha adattato anche un brano di C’era una volta il West. La sua firma compare in Dove siamo rimasti, perla della discografia di Vinicio Capossela, che l’ha vista come autrice al fianco del consorte e dello stesso artista.