Napoli, blitz della Guardia di Finanza: sequestrate oltre 100mila mascherine senza autorizzazioni

Oltre 100mila mascherine importate dalla Cina, prive di certificazioni di conformità sanitarie, destinate alla vendita. E’ quando ha scoperto il comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nel corso dei controlli.

Napoli, sequestrate 100mila mascherine senza autorizzazioni

In due distinti interventi, tra Napoli, zona industriale e i quartieri Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Poggioreale e Casandrino hanno sequestrato le mascherine importante dalla Cina  attraverso corrieri privati senza autorizzazioni.

In particolare, la prima delle due operazioni ha preso le mosse dall’analisi di rischio condotta dal Gruppo di Frattamaggiore sulle spedizioni provenienti dalla Cina e destinate, in particolar modo, ad esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi operanti nella
provincia di Napoli.

I baschi verdi hanno sequestrato 25.600 mascherine “spacciate” per KN95, prive di qualsiasi documentazione attestante le caratteristiche protettive e delle autorizzazioni e certificazioni per l’importazione.

Le stesse erano confezionate in involucri trasparenti da circa 50 mascherine ciascuno, mentre in un’altra confezione sono state ritrovate circa 10.000 etichette con indicazioni sul prodotto in sola lingua cinese.

Nella spedizione erano inclusi 65 termometri a infrarossi con il marchio CE contraffatto, anch’essi privi di indicazioni per il consumatore in lingua italiana. Denunciato all’Autorità Giudiziaria il responsabile, un 30enne di origine cinese, titolare di un’attività di commercio al dettaglio di articoli per uso domestico, per frode in commercio e contraffazione.

Secondo intervento

Inoltre, le stesse Fiamme Gialle, nel corso di un secondo intervento, hanno sequestrato 97.500 mascherine sprovviste dell’autorizzazione all’importazione, alla
commercializzazione, nonché delle certificazioni di conformità sanitaria obbligatorie.

Le mascherine erano, infatti, confezionate in scatole con indicazioni in sola lingua inglese ed erano, anche in questo caso, prive delle attestazioni. Denunciati per frode in commercio i due responsabili, un 47enne di origine pakistana e un 62enne di origine cinese titolare di una ditta operante nel settore del commercio all’ingrosso.

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