Ritorno in classe, cosa succederà a scuola in caso di contagio: come comportasi

In arrivo il documento, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, per quanto riguarda le Indicazioni per la gestione di casi e focolai da Sars-Cov-2 nelle scuole. L’obiettivo del documento è di fornire un supporto operativo per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da Covid-19.

Cosa fare in caso di contagio

In caso di alunno sintomatico il docente avvisa il referente scolastico per il Covid-19, il referente chiama i genitori dell’alunno, il minore viene portato in una stanza di isolamento in compagnia di un adulto con mascherina di protezione. I genitori portano il ragazzo a casa e avvisano il medico e pediatria di famiglia.

Successivamente il medico avvisa la Asl e viene effettuato il tampone. Se il tampone è positivo il referente scolastico fornisce alla Asl i nomi di alunni e docenti che sono stati a contatto con il sintomatico 48 ore prima dell’insorgere dei sintomi. La classe e i docenti saranno messi in quarantena per 14 giorni dal giorno dell’ultimo contatto con l’alunno. Le aule saranno sanificate.

L’alunno risultato positivo al test potrà tornare in classe solo dopo la guarigione ovvero dopo due tamponi negativi a distanza di 24 ore.

Se c’è un elevato numero di assenze in una classe (almeno il 30-40%) il referente scolastico deve avvisare la Asl. Se un’intera classe viene posta in quarantena si attiva la didattica a distanza.

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