Corea del Nord, Kim Jong-un in coma: alla sorella parte dei poteri

l leader nordcoreano Kim Jong-un sarebbe in coma e la decisione di delegare alcuni dei suoi poteri alla sorella Kim Yo-jong ne sarebbe la prova: lo riporta il Korea Herald, un quotidiano di Seul, citando Chang Song-min, uno dei collaboratori dell’ex presidente Kim Dae-jung, il padre del disgelo dei rapporti con Pyongyang con la ‘sunshine policy’. Una ipotesi, tuttavia, che non trova al momento riscontri ufficiali.

Chang Song-min, questo il nome dell’esponente di Seul, è “convinto che sia in coma, ma non ancora morto”. A suo dire “la successione non è stata ancora completata, quindi Kim Yo-jong (la sorella minore, ndr) viene portata alla ribalta perché non ci può essere un vuoto di potere prolungato”. Pochi giorni fa era stato annunciato che il dittatore, pur conservando il potere assoluto, avrebbe ceduto gradualmente alcuni dei suoi compiti a Kim Yo-jong “per alleviare lo stress”.

Cautela dalla National Intelligence Agency di Seul secondo la quale la riforma non è legata ad alcun problema di salute di Kim Jong-un. Ma “nessun leader nordcoreano affiderebbe alcune delle sue prerogative a un’altra persona a meno che non fosse troppo malato per governare o non fosse stato rimosso con un colpo di stato”, ha insistito Chang Song-min.

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